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Satricum, terminata la quarantesima campagna di scavi archeologici

Satrico (in latino Satricum) era un’antica città del Lazio antico, situata nell’attuale Comune di Latina. In età arcaica fu probabilmente la seconda città più grande del Latium vetus dopo Alba Longa. Nel 489 a.C. fu una delle città attaccate dai Volsci condotti da Gneo Marcio Coriolano che, dopo aver preso Longula, presero anche Satrico. Fu incendiata e distrutta una prima volta dai Latini nel 377 a.C., e poi nuovamente distrutta dai Romani nel 346 a.C. Dionigi di Alicarnasso la cita nell’ambito delle 29 città latine alleate contro Roma.Era sede di un importante santuario dedicato alla Mater Matuta, che rimase frequentato anche dopo la distruzione della città, almeno fino al II secolo a.C. Il santuario era sede inizialmente di un culto praticato all’aperto, sull’acropoli cittadina. Nella seconda metà del VI secolo a.C. il tempio di Mater Matuta venne eretto in sostituzione di un primitivo edificio, e fu rimpiazzato da un secondo edificio di maggiore ampiezza nel V secolo a.C., che continuò ad essere restaurato nei secoli successivi e del quale restano importanti resti.

Per informazioni di accesso a gruppi ed eventuali visite guidate, è necessario chiamate il n. 3922234551 o contattare direttamente Michelangelo La Rosa, presidente dell’associazione “Ecomuseo dell’Agro Pontino – Nuova Mater Matuta” al n. 368288844

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