Un’esposizione di mosaici e dipinti realizzati da ragazzi con patologie psichiatriche con l’obiettivo terapeutico di rafforzare il percorso di reinserimento sociale attraverso un progetto inclusivo che coinvolge in prima persona la comunità locale di riferimento. La mostra di mosaici, a cura dei laboratori di Maieusis, si terrà mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre presso la cornice del prestigioso Castello Ducale di Fiano Romano, in piazza Giacomo Matteotti.
L’evento, patrocinato dai comuni Fiano Romano e Capena, sarà inaugurato mercoledì 7 alle ore 15 alla presenza delle istituzioni locali e vedrà anche una performance di Art-Therapy. A realizzare i lavori sono stati 50 ragazzi con patologie psichiatriche che usufruiscono, grazie al sistema sanitario regionale, di un percorso psichiatrico riabilitativo e di inserimento sociale al centro diurno psichiatrico Maieusis, realtà che fa parte della rete di Fenascop, associazione nazionale di organizzazioni che dal 1995 si occupano di riabilitazione psichiatrica extraospedaliera per adulti e minori.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è terapeutico, ma i ragazzi che affinano questa capacità realizzano dei veri e propri capolavori che saranno messi in vendita, molti già prenotati da alcune chiese romane, il cui ricavato sarà destinato totalmente ai ragazzi. Si tratta di una sorta di ‘borsa lavoro’, un riconoscimento per l’impegno profuso durante un percorso complesso ma di fondamentale importanza per poter tornare ad una normale socializzazione.
“A livello terapeutico il lavoro del mosaico è una forma di Art-Therapy che aiuta a strutturare confini e regole che nella patologia psichiatrica è essenziale avere. Il progetto ha quindi uno scopo clinico per poter praticare, attraverso il reinserimento sociale, forme di lavoro o il ritorno allo studio“, spiega Paola Marchetti, presidente di Fenascop Lazio.
Quanto al tema generale, analizza la rappresentante di Fenascop, “i dati del nostro Paese sono impietosi e ci dicono che abbiamo 4 milioni di italiani che soffrono di disagio psichico. Molti di loro, specie dopo il Covid, non accedono più a cure e terapie con il risultato di una vera e propria bomba sociale silenziosa che prima o poi esploderà. Del resto, basta leggere le cronache dei giornali per scoprire come, ad esempio, la crisi stia colpendo soprattutto i più giovani. Negli ultimi tre anni, infatti, sono aumentati dell’85% i tentativi di suicidio nella fascia 10-19 anni, addirittura 4 casi al giorno. Abbiamo 4 minori su 10 che soffrono di disturbi d’ansia e una rete pubblica che riesce a coprire a malapena il 50% delle richieste“.
“A fronte di questo dramma esiste la rete delle strutture accreditate che però deve essere sostenuta dalle Regioni. Non servono bonus psicologici per pulire la coscienza alla politica che in questi anni ha abbandonato pazienti e famiglie afflitte da disagio psichico. Con la rete Fenascop, grazie all’accreditamento con il sistema sanitario regionale, siamo in grado di aiutare tanti pazienti ad intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter tornare in sicurezza alla socialità. Dobbiamo però fare di più e ci auguriamo che iniziative di sensibilizzazione come questa possano contribuire a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, spingendo la politica ad assumersi l’onere di scelte importanti a favore della salute mentale“, conclude la presidente di Fenascop Lazio.