Dopo i primi interrogativi sollevati lo scorso aprile (qui trovate il link dell’articolo completo www.anziorugby.it/
Tale situazione che, a nostro avviso, già di per sé non permetterebbe di ritenere legittima l’assegnazione dell’impianto sportivo in oggetto, è aggravata da un rinnovo in forza di impegni assunti e mai adempiuto da parte della assegnataria. A fronte di tali impegni l’Ente stabiliva un canone annuo, di cui non è dato conoscere lo stato dei pagamenti e degli eventuali insoluti da parte della Neroniana Rugby Club 1974.
La Rugby Anzio Club ci riprova oggi, coinvolgendo anche il Difensore Civico Regionale, considerato che il Comune di Anzio si è reso sempre inadempiente rispetto alle già presentate istanze di accesso agli atti, che risalgono ormai a più di un anno fa.
Per questo che la società anziate ha richiesto di prendere visione ed estrarre copia di una serie di documenti che andranno a “scoperchiare” definitivamente quella che ritiene una situazione illegittima. Fatto salvo che nel caso la società non sarà posta nelle condizione di esercitare i diritti conferitigli dalla legge, sarà costretta ad inoltrare reclamo all’Anac(Autorità Nazionale Anticorruzione) oltre che adire le competenti autorità giudiziarie e la Procura della Repubblica.
“Tale atto, che segue un ricorso al Tar che è stato dichiarato non infondato nel merito, è l’unico modo per dare al rugby della città di Anzio il giusto peso che meritatamente ha ottenuto in tutti questi anni di duro lavoro da parte della nostra società, che oggi conta oltre 300 tesserati e rappresenta una delle società sportive più grandi del territorio. Il rugby è l’unica disciplina sul territorio anziate che non ha un campo a norma ed uno stadio per poter ospitare gli spettatori in sicurezza – ha detto il presidente del Rugby Anzio Club, Flavio Vasoli– ritengo che l’amministrazione debba prendere un impegno per la valorizzazione del nostro sport. Intanto, avendo bisogno di altri spazi, l’unica via che ci rimane prima della richiesta del Massimo Bruschini, è analizzare la situazione dell’impianto di piazzale Lanzi. Questa volta abbiamo girato gli atti al Difensore Civico Regionale per conoscenza, nella speranza di non disturbarlo nuovamente tra 30 giorni nel caso in cui il Comune, come ha già fatto le due volte precedenti, non risponda alla nostra richiesta di accesso agli atti. Concluderei dicendo che questo non è un attacco alla Neroniana, che non disponendo di alcun tipo di struttura societaria difficilmente può essere in grado di mantenere un impianto pubblico senza l’appoggio dell’ente. A loro anzi rinnoviamo l’invito, già fatto in altre occasioni, di entrare a far parte del nostro progetto per unificare le forze del territorio e raggiungere obiettivi sempre maggiori”.