Montagnola, Corviale, Montespaccato, Tuscolano e Celio, luoghi di forte identità sociale e culturale, più la disabilità visiva che non è un luogo, ma è come se fosse un mare dove l’approdo sicuro è garantito dall’ASP S.Alessio MdS.
Cinque luoghi più uno per raccontare quanto lo sport sia un agente di benessere sociale e come anche in aree urbane con forti criticità si possa costruire intorno alla pratica sportiva un sistema di coesione e solidarietà tra persone e tra persone e luoghi che migliori la qualità di vita di tutti.
Questa la trama di Roma Sport Sociale il docu-reportage in sei puntate realizzato da Sportmemory con il supporto della Regione Lazio.
Sei storie dove vicende sportive e personali si intrecciano e diventano un unico con la palestra, il campo, la piscina che le hanno viste nascere e crescere.
L’incredibile storia della Team Boxe Roma XI che di un capannone comunale abbandonato ha fatto un polo di eccellenza del pugilato italiano; il calcio sociale del Campo dei Miracoli di Corviale, talmente bello da essere una spina nel fianco della bruttezza del chilometro di cemento; il recupero alla legalità del campo di Montespaccato, affidato all’ASP Asilo Savoia, con le sue storie di riscatto sociale e di orgoglio comune; lo spirito sportivo dell’Oratorio salesiano Don Bosco al Tuscolano, unica struttura sportiva di base in un quartiere che con i sui 300.000 abitanti è una grande città di provincia; il fermento del playground Ancilotto al Celio, dove si ritrovano a giocare a street-basket giovani protagonisti della vita musicale e artistica della Capitale; la storia sportiva del nuotatore non vedente Federico Bassani che, grazie all’ASP S. Alessio MdS che lo accompagnato nella sua conquista di autonomia, dopo le Olimpiadi di Tokyo punta a quelle di Parigi.
“Roma Sport Sociale racconta storie e luoghi di grande forza, resistenza e bellezza, ma soprattutto racconta di persone e realtà del nostro territorio che mettono il loro impegno a disposizione di chi, da solo, non può farcela. L’energia e la potenza di questi reportage sono capaci di trasmettere voglia di rivincita e solidarietà che possono diventare un esempio per tutti. La Regione Lazio è orgogliosa di essere parte di questo progetto”. dichiara il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori.
“Lo sport è aggregazione, benessere fisico e mentale, solidarietà e integrazione ed è bellissimo vedere come in queste storie, ci siano tutti gli elementi racchiusi dentro una cornice di luoghi della nostra provincia spesso dimenticati e con forti criticità. Sono tanti anni che, come Regione, promuoviamo iniziative a sostegno di strutture sportive per dare a tutti la possibilità di praticare attività fisica anche in quelle zone della città che Roma Sport Sociale racconta così bene. Per noi questo è un motivo in più per continuare nel nostro impegno.” dichiara il Delegato allo Sport della Regione Lazio, Roberto Tavani.
“Roma Sport Sociale snoda le sue sei puntate in una narrazione emotiva e sociale della città, racconta storie minute quasi sempre lontane dalla cronaca battente, storie esemplari da cui tutti possiamo imparare. Voci isolate nel panorama informativo, ma non voci sole. Voci che tutte insieme diventano il coro di una città virtuosa, capace di declinare storie personali in una trama sociale comune, migliorativa e condivisa” dichiara Marco Panella, direttore editoriale di Sportmemory e autore del docu-reportage.
Le sei puntate del docu-reportage Roma Sport sociale, saranno pubblicate sui canali social istituzionali della Regione Lazio e su quelli di Sportmemory a partire dal 13 dicembre con il seguente calendario:
13 dicembre
Corviale. Tra Miracoli e calcio sociale
Team Boxe Roma XI. Montagnola di cuore e di pugni.
15 dicembre
Montespaccato. Legalità in campo
Celio. Il playground degli artisti.
17 dicembre
Don Bosco Tuscolano. Quando lo spirito è sportivo
Nuoto a vista. Federico Bassani e il S. Alessio.