Fischi, megafoni, trombette e striscioni per chiedere nuove licenze al Comune di Roma. Sul muro diversi cartelli con scritto “I sostituti taxi regolari dicono no agli Ncc illegali”, “I sostituti taxi dicono no ai nuovi ricatti, no doppie guide”. E ancora: “Non siamo il problema, ma la soluzione”. Centinaia di sostituti alla guida taxi si sono riuniti questa mattina in piazza del Campidoglio per chiedere che vengano fornite le licenze. “Siamo i precari del settore, e siamo qui perché sono 16 anni che non esce un bando di concorso per nuove licenze”, spiega Paolo Macioci, presidente del Comitato sostituti alla guida taxi di Roma Capitale. “C’è una carenza palese di taxi – aggiunge Macioci – sono sette, otto mesi, da quando sono finite le restrizioni anti covid, che ci sono i clienti a terra dalle 7 di mattina alle 2 di notte. E si va verso un aumento del lavoro. Novembre – spiega Macioci – è sempre stato un mese intenso, gli alberghi sono tutti prenotati, è probabile che la situazione sia drogata, dopo due anni di chiusure, ma è un fatto che a Roma non si trova un taxi”.
“Noi veniamo in aiuto al Comune – sottolinea il presidente del comitato – non riesce a coprire il servizio, e ci stanno facendo fare turni da 15 ore, senza riposo, creando anche un problema di sicurezza. Noi siamo pronti, anche con delle licenze provvisorie, a coprire il servizio. Siamo circa 800, con altrettante macchine in più si riuscirebbe a coprire meglio il servizio, in attesa di un bando. Al momento del bando, chi non ha i requisiti, restituisce la provvisoria. Abbiamo avuto dei colloqui con l’amministrazione comunale, e stiamo lavorando. La categoria però non è molto d’accordo con noi, perché è contraria all’uscita di nuove licenze. Puntano a una doppia guida, ma così si allarga il precariato, perché così si mettono più persone a tempo, persone che non hanno una licenza propria. Da 800 che siamo oggi potremmo arrivare a 5-6 mila”. La doppia guida consiste nel fatto che, “con turni più lunghi, da 16-18 ore, una parte del turno lo fa il titolare di licenza, e l’altra un dipendente che, però, sarebbe a tempo determinato, per i periodi in cui c’è bisogno. Così si crea più precariato. Mentre con 800 licenze in più si metterebbe invece una bella toppa al problema”, conclude Macioci. Successivamente, al megafono, il presidente del comitato ha affermato: Pensavo di aver visto tutto, ma non avevo ancora visto i sindacati contro i precari, una cosa mai vista”.
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