ROMA – Sono stati sequestrati oltre150 chili di pesce dalla guardia costiera in alcuni ristoranti di cucina cinese e giapponese, tra la Magliana e l’Eur. Sono anche state prescritte sanzioni amministrative per un totale di 30.000 euro.
I militari hanno riscontrato molte irregolarità nella modalità di conservazione del prodotto ittico,sia nelle celle frigorifere che nelle cucine, con particolare riguardo alla mancanza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità.
In ben tre casi le irregolarità avevano ad oggetto la specie del Tonno Rosso (Thunnus Thynnus), ovvero la tipologia più pregiata e richiesta sul mercato, e proprio per questo sottoposta ad un piano pluriennale di ripopolamento e di tutela.
Gli ispettori delle Capitanerie si sono accorti che, per aggirare le strette regole previste per la commercializzazione del Tonno Rosso, questo veniva identificato come un’altra specie, mentre in altri casi risultava del tutto sprovvisto di qualsiasi documentazione.
Le irregolarità sulla conservazione riguardano non solo il tonno rosso, ma anche il salmone, i gamberi ed il pesce spada.