“A Roma il Vespasiano è un miraggio: o sono rotti e fuori uso o sono stati promessi da anni ma di fatto restano in funzione solo nel centro storico. Mentre all’interno della metro e nei capolinea Atac i bagni pubblici sono inutilizzabili, le norme in vigore, di Roma Capitale, con il regolamento di polizia urbana da un lato, e con quello della Regione con il Testo unico sul commercio dall’altro, sono in contrasto. Bisogna fare chiarezza subito, e spazzare via l’ennesimo esempio di caos normativo che penalizzala città. La Lega sta chiedendo da sempre l’ampliamento del servizio, ma come già discusso in Commissione Ambiente serve un programma serio, con fondi, progetti e tempi certi, non una questua alla ricerca di sponsor che potrebbero non arrivare mai. Il piano proposto è interessante ma per ora è sulla carta e solo alcuni “vespasiani” saranno davvero aperti. Con il finanziamento di Roma Caput Mundi voluto dal ministro del Turismo Garavaglia della Lega finalmente si riapriranno i bagni di Villa Pamphili ma tanti altri parchi storici romani rimangono ancora senza servizi con uno stato di abbandono che genera insicurezza e trascuratezza di un’amministrazione lontana anni luce dalle esigenze del territorio. L’amministrazione non può sottrarsi ai suoi doveri, risparmi altrove, se deve, e non costringa i cittadini a non frequentare i parchi e i commercianti a difendersi quotidianamente dai bagni sporcati e in condizioni igieniche compromesse tali da generare un ulteriore costo in questo momento di grave crisi economica”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio in merito al piano di posizionamento e riapertura dei bagni pubblici a Roma.