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Roma, Sanità: Cooperativa OSA fuori dall’Umberto I, a rischio 700 posti di lavoro

Rischiano di essere mandati via dopo un servizio di quasi vent’anni. Senza tener conto del lavoro svolto, senza pensare a quante situazioni critiche hanno contribuito a risolvere i circa 700 dipendenti della cooperativa O.S.A dal 1999, anno in cui la cooperativa ha cominciato a inserire i suoi lavoratori all’interno del Policlinico Umberto I di Roma.
Dicevamo 700 in totale, tra infermieri e ausiliari, che oggi vedono il proprio posto di lavoro a rischio e che hanno stamattina deciso di scendere in piazza, davanti alla sede della Regione Lazio aspettando e sperando in un incontro con il governatore Zingaretti a cui vogliono raccontare le proprie esigenze.
“Dopo tanti anni non mi aspettavo finisse così – racconta uno degli infermieri – ho organizzato tutta la mia vita in base a questo lavoro, ho comprato casa in zona, mandato i miei figli a scuola in questa parte della città e ora a cinquant’anni suonati rischio addirittura di rimanere senza lavoro”.
Gli umori tra i manifestanti sono simili; sfiducia, angoscia e preoccupazione sul futuro. Il tutto reso ancora più amaro dall’avvicinarsi delle feste. Feste durante le quali, come sempre negli ultimi vent’anni, gli infermieri e gli ausiliari della cooperativa O.S.A. saranno al lavoro in ospedale per garantire i servizi ai malati.
Il Policlinico Umberto I, terzo ospedale d’Italia per grandezza, ha fatto ininterrottamente ricorso ai dipendenti della cooperativa O.S.A per quasi vent’anni e gli infermieri e gli ausiliari che oggi vedono a rischio i loro posti di lavoro garantiscono assistenza soprattutto nelle aree critiche, nei reparti più grandi e problematici dove la carenza di personale rappresenta, purtroppo, la dolorosa normalità.
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