Individuati e sottoposti a fermo dagli agenti della Polizia di Stato
La vicenda ha visto quali protagonisti una coppia di origini peruviane.
I due, in piena notte, si sono presentati in un hotel nella zona della Stazione Termini ed hanno chiesto di potervi alloggiare.
Al diniego del portiere, dovuto alla mancanza del documento d’identità della ragazza, si è scatenata la violenza.
Il giovane ha iniziato a colpirlo con pugni e calci accanendosi con particolare violenza, utilizzando anche una stampella utilizzata dal portiere per deambulare, fin quando questi non è rimasto a terra esanime.
A quel punto la ragazza, incitata dal complice, si è diretta verso il bancone situato nella hall, impossessandosi del danaro ivi custodito.
Dopo ciò sono fuggiti.
Il portiere, con una vasta ferita sulla nuca, ha chiamato i soccorsi ed ha raccontato sommariamente, agli agenti del Commissariato Viminale, l’accaduto.
Gli investigatori, coordinati dal dott. Angelo Vitale, hanno subito fatto scattare le indagini, iniziando con l’acquisire le immagini di videosorveglianza poste nell’albergo ed in alcune strutture situate nelle vie limitrofe, riuscendo così a ricostruire le varie fasi della rapina.
Un particolare riferito dal portiere, ovvero il colore della carta d’identità mostrata dal ragazzo, ha fatto intuire potesse trattarsi di un cittadino peruviano, permettendo così di restringere il campo dei sospetti.
Consultando la banca dati delle forze dell’ordine, venivano individuati due giovani, M.Z.B.D., di 23 anni e N.P.N., di 20, entrambi originari del Perù.
Le loro fotosegnaletiche, confrontate con le immagini acquisite, hanno subito mostrato una notevole corrispondenza, confermata da una ricognizione fotografica effettuata dalla vittima.
Restava ora da rintracciare i due, di cui si sconosceva l’effettiva dimora.
Tenendo d’occhio l’abitazione della madre della giovane, i poliziotti sono riusciti ad individuarla ed a sottoporla a fermo. Consultando poi il suo cellulare, hanno acquisito gli elementi utili per poter individuare anche il complice.
Per entrambi, pertanto, si sono aperte le porte del carcere. Dovranno rispondere di rapina aggravata.
Il portiere dell’albergo ha riportato lesioni guaribili in 30 giorni.
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