Durante un normale servizio di controllo del territorio, gli agenti della Polizia di Stato hanno notato un’autovettura, con due persone a bordo, parcheggiata in doppia fila.
Dopo il passaggio della Volante, l’uomo seduto dal lato del passeggero è sceso velocemente per salire su un’altra utilitaria, metterla in moto ed allontanarsi.
Pensando che la cosa fosse strana, i poliziotti lo hanno inseguito e fermato poco dopo per controllarlo: l’autista ha esibito una patente italiana ed ha dichiarato le generalità nella stessa riportate ma è stato tradito dal suo accento, palesemente dell’est Europa.
Facendo ulteriori accertamenti, gli agenti gli hanno trovato nel portafoglio un titolo di viaggio, rilasciato dall’Ambasciata romena, completo di fotografia a lui corrispondente, con i suoi dati ed hanno quindi scoperto le sue vere generalità. L’autovettura a bordo della quale stava viaggiando è risultata rubata così come la patente inizialmente mostrata: I.N., queste le iniziali del cittadino romeno di 43 anni, con vari precedenti specifici a suo carico, è stato sottoposto a fermo per ricettazione in concorso e portato a Regina Coeli, mentre il suo complice è stato denunciato.