Il campionato si avvia alla fase decisiva. Le due squadre romane lottano spalla a spalla con le milanesi e l’Atalanta per conquistare un posto finale tra le prime quattro in classifica, tra vittorie solide pur con poco spettacolo e risultati oscillanti.
Il pragmatismo di Mourinho
La Roma di questa stagione non è certo sinonimo di bel gioco, e non è certo la compagine più divertente da ammirare. Eppure i risultati stanno bene o male arrivando, tanto che gli uomini guidati da Mourinho sono in piena bagarre per approdare all’ambita qualificazione alla prossima Champions League. Quando parliamo di Roma facciamo riferimento a una squadra che segna poco e subisce poco, le cui vittorie sono quasi sempre ottenute con il minimo scarto, spesso con il risultato di 1-0, a dimostrazione di capacità offensive spuntate ma anche di una evidente solidità difensiva.
La presenza o meno di Dybala fa la differenza, la sua classe in molti casi risulta decisiva, una sua giocata talvolta è sufficiente per portare a casa la posta piena. Senza di lui, c’è invece una chiara fatica a creare occasioni e soprattutto a trasformarle. Di contro la Roma mostra una decisa compattezza nel reparto arretrato, fattore fondamentale per mantenere la propria porta inviolata e cercare di costruire qualcosa di importante. Mourinho non va per il sottile, il gioco espresso dai suoi ragazzi non è certo scintillante, ma ciò che conta è la vittoria, e di vittorie ne arrivano. A conti fatti, la Roma è nella posizione di classifica in cui dovrebbe essere, sebbene sia notevolissima la distanza dalla capolista Napoli, dominante e sulla carta già irraggiungibile, come dimostrano le quote vincente Serie A 2023, per le quali la bellissima orchestra sinfonica di Spalletti ha il titolo in pugno, senza concrete rivali.
L’altalena di Sarri
Se la Lazio in termini di graduatoria rivaleggia sostanzialmente alla pari con la Roma, l’andamento della squadra di Sarri è molto diverso e molto meno decifrabile. Grandi prestazioni, grandi successi, ma anche cadute improvvise, momenti di vuoto e sconfitte piuttosto pesanti, come quelle recentemente avvenute contro l’Atalanta e in particolar modo con il Lecce. L’agognata continuità ancora non sembra far parte del DNA laziale, la mano di Sarri sul piano della manovra si vede ma ogni tanto scompare all’improvviso, e i giocatori più rappresentativi vivono anch’essi tra le onde di prestazioni con alti e bassi.
Le scommesse Serie A relative alle partite della Lazio lasciano sempre molti margini di incertezza, proprio per l’andamento non lineare di Immobile e compagni. La netta vittoria è dietro l’angolo, il possibile inciampo anche; un discorso valido pure le Coppe, tanto che i biancocelesti si sono fatti eliminare dal loro girone di Europa League e devono ora tentare la strada della Conference.
Sia per la Roma che per la Lazio l’obiettivo di questi residui mesi di campionato è comunque chiaro: combattere fino all’ultima giornata per quel piazzamento finale che consentirebbe di provare a farsi spazio l’anno prossimo tra le big d’Europa, e ricavare tanti milioni per le casse societarie. In questo senso sarà un finale di stagione appassionante.
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