Fermamente contrario il Codacons alla soluzione studiata dal Comune di Roma per risparmiare sulle bollette dell’energia, e che porterebbe ad una riduzione dell’illuminazione pubblica presso strade, piazze e monumenti. Un’idea folle dai costi sociali inquantificabili, che comporterebbe un evidente incremento dei rischi per la circolazione e la sicurezza della comunità.
“Sembra incredibile che si possa anche solo concepire una misura del genere – afferma il presidente Carlo Rienzi – Evidentemente non ci si rende conto dell’importanza dell’illuminazione e dei rischi che la sua assenza comporta. Una città sicura e vivibile non può fare a meno di una pubblica illuminazione perfettamente funzionante e non può dipendere, appena si fa buio, dai fari delle auto, dalle finestre dei palazzi e dalle insegne dei negozi”.
“Qualsiasi riduzione delle luci pubbliche in città porterebbe automaticamente ad un incremento dei sinistri lungo le strade, con incidenti, investimenti di pedoni, cadute causate da buche stradali e dissesto dell’asfalto, ecc., e avrebbe ripercussioni sul fronte della criminalità con un incremento di furti e rapine – prosegue Rienzi – Se il Comune vuole ridurre i consumi di energia, parta dal tagliare gli sprechi, a partire dagli uffici pubblici che lasciano accese luci, condizionatori, e altri strumenti elettronici anche di notte, e rinunciando ad illuminare di notte vetrine, insegne pubblicitarie, centri commerciali, ecc.”.