ROMA – La lite, avvenuta ieri sera in un condominio di via Motta Camastra, al Casilino, sfociata in un tentato omicidio, è nata probabilmente per futili motivi. A scatenare la violenza banali rancori tra vicini protrattisi negli anni.
Le pattuglie del Reparto Volanti e dei commissariati Casilino e Frascati, sono intervenute a seguito di alcune segnalazioni giunte al Nue. In strada vi era un uomo con una copiosa perdita di sangue, attinto ad un fianco da un colpo d’arma da fuoco. Prima di essere soccorso dall’ambulanza, il ferito ha dichiarato di essere rimasto vittima di una rapina da parte di due sconosciuti, che alla sua reazione gli avrebbero sparato. Gli agenti, però, considerati tutti gli elementi raccolti, hanno subito dubitato di questa versione. Dopo accurate indagini, sono giunti ad un inquilino dello stabile, risultato possessore di armi. L’uomo; P.F., romano di 47 anni, dopo una iniziale titubanza, di fronte alle precise contestazioni dei poliziotti, ha ammesso di essere stato lui a ferire il rivale, dopo una accesa lite, nata per futili motivi e nel corso della quale i due si sarebbero minacciati di morte a vicenda. Ha poi confessato di essere andato a casa da dove ha preso una 7,65, detenuta regolarmente insieme a numerose altre armi, con la quale avrebbe poi sparato al rivale. L’uomo, dopo i rilievi della Scientifica, ed il prelievo dei residui dello sparo sulla persona, è stato arrestato, mentre le armi sono state sequestrate. Il ferito, ricoverato in prognosi riservata, non sarebbe comunque in pericolo di vita.