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Rimborso delle Perdite nel Gioco d’Azzardo Online: Il Caso tedesco all’Esame della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

È lecito aspettarsi un rimborso delle perdite subite sui siti di scommesse sportive non regolamentati? Questa la questione al centro di un’importante battaglia legale nell’Unione Europea.

Questa controversia è attualmente in attesa di una decisione da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) e potrebbe avere enormi implicazioni per il settore dei siti di scommesse sportive in Germania e in tutta Europa.

Diversi tribunali tedeschi, inclusa la Corte Federale di Giustizia (BGH), hanno sollevato dubbi sulla legittimità dei contratti stipulati tra operatori di scommesse online privi di licenza in Germania e i giocatori, aprendo la strada a possibili rimborsi delle perdite subite dagli utenti.

Il Caso del bookmaker Tipico e la Mancanza di Licenza in Germania

Il caso che ha più fatto clamore, attirando l’attenzione della Corte di Giustizia dell’UE è quello del bookmaker Tipico, con sede a Malta. Tra il 2013 e il 2018, un giocatore tedesco ha perso una somma totale di €3.719,26 scommettendo con Tipico, operatore che all’epoca non possedeva una licenza valida in Germania, poiché il processo di regolamentazione del mercato tedesco era ancora in una fase di stallo.

La questione principale che la CGUE dovrà affrontare riguarda la validità dei contratti di scommesse stipulati tra giocatori e operatori di scommesse come Tipico mancanti di una licenza locale – e di conseguenza se sia lecito per i giocatori richiedere di fatto il rimborso delle perdite subite giocando su siti senza licenza.

La legge europea prevede la libertà di esercitare servizi tra gli Stati membri, ma il Trattato di Stato tedesco sul Gioco d’Azzardo stabilisce regole stringenti a tutela dei consumatori, sollevando così il dilemma legale tra libertà di servizi e protezione dei giocatori.

Il Ruolo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Nel luglio 2023, la BGH ha deciso di rinviare il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, riconoscendo l’importanza della questione a livello europeo. La decisione della CGUE è attesa con grande interesse, non solo in Germania ma anche in tutta Europa, poiché potrebbe stabilire un precedente giuridico per altre cause simili legate alle perdite dei giocatori nel contesto delle scommesse online.

Un’eventuale decisione della CGUE favorevole ai giocatori avrebbe un impatto significativo sull’intero settore delle scommesse sportive. Molti tribunali civili tedeschi hanno già sospeso i procedimenti in attesa di una sentenza definitiva da parte della corte europea. Se la CGUE stabilisse che i contratti di scommesse senza licenza sono nulli, molti giocatori potrebbero recuperare le somme perse nel corso degli anni.

Le Preoccupazioni per il Mercato Nero e il Rischio di Precedenti Pericolosi

Tuttavia, non tutti vedono di buon occhio un’eventuale annullamento di questi contratti tra giocatori e siti scommesse senza licenza. Alcuni esperti legali, come il team di Hambach & Hambach, temono che una decisione favorevole ai giocatori possa creare un precedente pericoloso.

In particolare, si teme che il rimborso delle perdite subite con operatori non regolamentati possa incentivare i giocatori a rivolgersi ulteriormente al mercato nero, nella speranza di ricavare vincite pecuniarie in un modo o nell’altro. Questo fenomeno, già ampiamente diffuso in Germania, rappresenta una sfida significativa per le autorità di regolamentazione.

Uno studio dell’Università di Lipsia del 2023 ha rilevato che quasi la metà del gioco d’azzardo online in Germania avviene attraverso operatori offshore, il che porta a enormi perdite fiscali per lo Stato. Se i giocatori sapessero di poter recuperare le perdite dai siti non regolamentati, potrebbero essere tentati a continuare a scommettere su queste piattaforme illegali, aggravando ulteriormente il problema.

Le associazioni tedesche del gioco d’azzardo, tra cui la German Online Casino Association (DOCV) e la German Sports Betting Association (DSWV), hanno sollecitato il regolatore nazionale (GGL) a intervenire per contrastare la crescita del mercato nero, rendendo gli operatori regolamentati più attraenti per i giocatori.

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