VICENDA CAPPELLARI VERGOGNOSA. IL PROSSIMO ANNO SI AFFIDI LA RICOSTRUZIONE DELLA MEMORIA DELLO SBARCO A VERI STORICI.
La vicenda dell’affidamento al revisionista Cappellari comecuratore degli eventi ufficiali legati alla commemorazione dello Sbarco Alleato da parte del Comune di Nettuno ha lasciato tutti noi sgomenti. Pietro Cappellari è noto infatti per le sue posizioni che rivendicano l’eredità “morale” del regime fascista, la concezione degli Alleati angloamericani come invasori, e i Partigiani come traditori della patria. Il tutto senza un serio lavoro storico, basato sulla analisi critica delle fonti, nell’intento di stravolgere la realtà e riabilitare l’orrore nazifascista che l’Italia ha rifiutato 75 anni fa.
Per il Segretario di Rifondazione di Anzio Spallotta: “La ridicola pagliacciata delle foto che il sedicente storico ha postato su fb, che lo ritraevano con la divisa delle ss su di un carro armato tedescoinneggiando alle armate germaniche, suscitano imbarazzo, rabbia e disprezzo. Come hanno potuto l’Università civica e il Comune di Nettuno affidare le celebrazioni ufficiali ad un simile personaggio? Tardive e goffe sono le loro prese di distanza, arrivate solo dopo il clamore che la scandalosa vicenda ha suscitato. Meglio tardi che mai, certo, ma ormai si sta assistendo da tempo alla penetrazione sempre più profonda di posizioni che si richiamano al nazifascismo e al razzismo in settori della società sempre più ampli e fin dentro le istituzioni. Tutto ciò si nutredell’ignoranza diffusa e dalla messa tra parentesi della nostra Costituzione e i suoi valori”.
Si tratta di un processo che ha radici remote, e che vede nella demonizzazione della Resistenza, delle ideologie e dei valori di cui era portatrice, da parte di forze politiche reazionarie, mass-media e un significativo gruppo di intellettuali organici alle classi dominanti un suo tratto essenziale. Ma i valori della Resistenza sono proprio la democrazia, la pace, l’uguaglianza, l’istruzione, il lavoro, la giustizia sociale e la libertà: in una parola sono i principi che qualificano una paese civile e prospero. Chi vi si oppone non può che essere un barbaro anti–umano, come è stato ed è il fascismo vecchio e nuovo. L’opera di distruzione culturale che dagli anni ottanta ha travolto il nostro paese per imporre le politiche neoliberiste, ha ridato fiato al ritorno del fascismo, utilissimo per impedire un sano conflitto sociale in tempi di crisi come il nostro. Lottare contro di esso è affermare e reclamare i diritti sociali e civili che la nostra Costituzione proclama e che bisogna applicare.
“Il prossimo anno – conclude Spallotta – i due comuni di Anzio e Nettuno rispettino la propria storia, senza scivoloni verso posizioni impresentabili, e affidino le commemorazioni ufficiali alle associazioni combattentistiche e partigiane riconosciute dal Ministero della Difesa come l’Anpi. Si attingerebbe a competenze e ad un patrimonio storico-culturale di prim’ordine. Basta affidare le ricostruzioni storiche fatta da studiosi di dubbia professionalità che falsificano i fatti dandone una versione faziosa e non suffragata da un lavoro critico sulle fonti. Chi vuole negare gli orrori del passato, vuole in realtà replicarli nel presente”.