La notizia della decisione del Sindaco di Palermo Orlando di sospendere l’applicazione nel comune da lui amministrato del Decreto Sicurezza, è diventato un caso politico nazionale.
Tale atto non solo ha visto l’appoggio di altri sindaci di grandi realtà e di vario colore politico come De Magistris e Nardella che hanno deciso di prendere la stessa decisione rispettivamente per Napoli e Firenze, ma anche quello di primi cittadini di realtà di provincia come Cerveteri o Velletri che stanno compiendo gli stessi gesti. Ovviamente non sono mancate le repliche del Ministro degli Interni Salvini, ispiratore del Decreto, che accusa i sindaci disobbedienti di eversione e tradimento della nazione, facendo sfoggia di tutto l’armamentario razzista e demagogico con cui si è caratterizzato negli ultimi tempi. Tale accusa è però clamorosamente infondata e non dovrebbe essere pronunciata da chi dovrebbe difendere le istituzione democratiche giurando sulla Costituzione.
“Infatti -secondo il Segretario del Prc di Anzio Spallotta- è proprio il richiamo a quest’ultima che motiva la decisione di Orlando: il Decreto Salvini è discriminatorio contro migranti e poveri italiani, introduce divisioni e steccati giuridici che ci avvicinano paurosamente ai periodi più bui della storia del nostro paese e dell’intera umanità. La Costituzione invece, figlia della lotta contro il nazifascismo, ci impone di fondare e tutelare la pacifica convivenza fra le persone senza discriminazioni, giuridiche, razziali, sessuali o sociali. Il Decreto Salvini fa esattamente il contrario ergo non può essere applicato da cittadini e amministratori di uno stato che su quella Costituzione si regge”.
La storia prima o poi giudicherà l’inumanità e la cattiveria di governi -questo in carica e quelli precedenti- che hanno lasciato morire in mare o nei lager libici migliaia di disperati in fuga da fame guerre e carestie, ma ora è tempo di agire concretamente e cominciare a porre argini a questa deriva barbarica: “Sarebbe un gesto di civiltà se il Sindaco di Anzio De Angelis -continua Spallotta- seguisse l’esempio dei suoi illustri colleghi e della vicina Velletri e sospendesse anche in questa città il Decreto sicurezza. Sarebbe un modo per contrastare il senso comune razzista e retrogrado che serpeggia tra noi, riscattarsi dopo la mancata revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, e onorare la storia della nostra città: vittima della guerra che il nazifascismo volle, con i suoi abitanti profughi e sfollati, proprio come quei disperati che oggi sono da noi e ci interrogano sul senso della nostra umanità ma che ci fanno tanta irrazionale paura. Faccia quindi un gesto coraggioso Sindaco, obbedisca alla Costituzione e disobbedisca alla barbarie”.
Rifondazione Comunista