So di non dire nulla di nuovo, ma vale sempre la pena di ricordare che lo scudetto vinto per l’ennesima volta dalla Juventus ha un padre nobile come Gabriele d’Annunzio, che lo inventò insieme alla “maglia azzurra” e il 7 febbraio 1920 lo fece blasone della rappresentativa militare che a Fiume ne incontrò una della Città, perdendo 1 – 0. Il “Vate”, appassionato giocatore di calcio,polivalente patito agonista, fu celebrato “Sportsman dell’anno” dalla Gazzetta dello Sport nel 1921. Nel 1924, la Federazione Italiana Gioco Calcio approvò ufficialmente l’idea dello scudetto per il Campionato Nazionale di Calcio e il 10 di ottobre, allo Stadio Marassi, divenne segno distintivo della vittoria per il Genoa. Nel 1925 toccò al Bologna e soltanto nel ’26 alla Juventus.
Ruggero Alcanterini