Dopo Bergamo per Atlanta – Roma, ecco giungere altre notizie orribili da Siviglia, dove una imboscata a tifosi della Juventus è costato il ricovero in ospedale ad un appassionato belga. Questo ennesimo episodio di violenza gratuita, fuori da uno stadio, collegato ad un evento sportivo, purtroppo conferma la pretestuosità di questi episodi che, collegati storicamente tra di loro, nel tempo e nello spazio, danno la dimensione pandemica del fenomeno. Credo che ci sia poco da discutere sul profilo criminale di tali atti e dei loro autori. Secondo la legge, quando si è in più a commetterli, si determina l’associazione per delinquere ed un aggravamento del reato. Diciamo che tutte le chiacchiere, le disquisizioni sociologiche e le condanne del giorno dopo, le nostre comprese, stiano a zero. Questa è una seria questione, che richiama responsabilità di chi deve correggere e reprimere, far rispettare le leggi e ovviamente, a monte e a valle, compiere attività educative di prevenzione. Se il fenomeno è europeo/internazionale, se ne devono occupare anche coloro che hanno a cuore la dimensione positiva, sociale, pacificatoria del movimento sportivo e segnatamente ONU/UNESCO, Commissione Europea, CIO, Governi degli Stati – recentemente riuniti in Vaticano con Papa Francesco – ma anche organi di giustizia e di polizia con Interpol, visto che dietro a tanti episodi si nascondono interessi “pelosi” consolidati, come i traffico di migranti camuffati da tifosi, scommesse, sostanze dopanti, vendite illegali di biglietti…
Ruggero Alcanterini
http://www.lostadium.it/2016/11/22/video-primi-filmati-dellattacco-meschino-degli-hooligans-siviglia-ripreso-uno-smartphone/1004
