– Ieri, nel Salone d’Onore del CONI, una folla di vecchi e nuovi estimatori ha festeggiato lo speciale “cinquantesimo” di Nino Benvenuti , quello da Campione del Mondo dei Pesi Medi, rinnovando i trionfi atletici di Dorando Pietri (contro l’olimpionico maratoneta Hayes -1909) al “Madison” di New York, battendo il grande Emile Griffith, poi amico per la vita. Con l’occasione, Nino ha festeggiato anche il “cinquantasettesimo” dell’oro olimpico di Roma. Con lui , idealmente e fisicamente, tanti compagni di avventura, che lo hanno accompagnato lungo il glorioso percorso, il colleghi medagliati e iridati Patrizio Oliva e Michele Maffei, Gianni Rivera, l’Italia e gli USA su di un ring festoso, ospiti dei Presidenti Lai e Malagò. Io c’ero, al Palasport, nel dicembre del ’65, con Roberto Fazi, per la Gazzetta, quando ci fu la titanica rivincita tra Nino e Sandro Mazzinghi, finita ai punti. E c’ero anche ieri:
S’avvia la festa in onor del gladiatore
Di Mameli è l’inno intonato dal cantore
Si sciolgono nel crogiuolo del tempo
Una dietro l’altra tessere d’antico intento
Sonora e pulsante la colonna
Segna il ritmo di quella che fu la fronna
Dagli ulivi dell’Altis lui la prese
Continuò ad esser picchiator cortese
Tutti li vinse sino a lasciarne uno
Superando lui non fu più signor nessuno
Del mondo quadrato fece cerchio
Del secolo ventesimo fu soverchio
Fluiscono ricordi a fiumi
Son attimi di vita che ancor consumi
Io c’ero a bordo del ring
Al palasport dove tirasti lo swing
Non era domenica ma il colpo era quello
Desti il Benvenuto al Mazzinga e scoppiò il bordello
Tale era ed è la festa in conclusione
Tu sei scampato alla legge del taglione
Onore al merito hai meritato
Poco hai ricevuto e molto hai dato…