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Riflessioni del Direttore: il pianeta affonda tra terrorismo e repressioni COP 21 dimenticata

IL PIANETA AFFONDA TRA TERRORISMO E REPRESSIONI, COP 21 DIMENTICATA – Ho sempre in mente il drammatico paradosso del Titanic, dove l’orchestra continuava a suonare e i passeggeri ballavano, mentre il supertransatlantico affondava. Ho fatto una breve riflessione sulla progressione in velocità di uno stato di tensione, che si manifesta minuto per minuto, attraverso il sistema della comunicazione in tempo reale. Eppure, non pare che la reattività dei governi sia pari all’immanenza ed al livello di pericolosità della situazione. Per molto meno si sono scatenate le guerre, anche mondiali, nel xx secolo. Pensavo che le maggiori migrazioni da catastrofe fossero avvenute in tempi biblici, come le peggiori repressioni da dittatura si fossero localizzate nelle aree depresse, oltre i confini della società civile mondiale. Mi illudevo che lo sport fosse un mezzo per educare l’uomo ad uno stile di vita corretto, che non fosse più condizionato da vecchi orpelli come il doping di stato, la guerra fredda, il nazionalismo, il razzismo, la corruzione, la speculazione… Ebbene sì, la velocità degli accadimenti è in straordinaria progressione geometrica, futurista, tanto da togliere il fiato e stiamo battendo tutti i record precedenti. La Conferenza Mondiale sul Clima dello scorso dicembre a Parigi, la COP 21, sembra un evento lontano, effimero, inutile, obsoleto, eppure rappresenta l’estremo grido collettivo di allarme del mondo per il pianeta in dissoluzione… Provate a fare un po’ di moviola indietro e in avanti, usatela come macchina del tempo e rimarrete senza fiato…
Ruggero Alcanterini

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