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RIFLESSIONI DEL DIRETTORE – OMICIDIO, PUNTO!

Non riesco a capire cosa passa per la testa del legislatore, piuttosto che per quella del giudice, che la legge l’applica interpretandola, quando il reato commesso è grave, irreparabile, ingiustificato e inaccettabile, com’è l’omicidio per futili motivi: alta velocità, ebbrezza, alterazioni da assunzione di sostanze stupefacenti, violazioni sfacciate del codice stradale sono futili motivi. Purtroppo, la congiuntura drammatica di due morti assurde ravvicinate, due giovani vite stroncate dalla superficialità e dalla irresponsabilità, derivanti da una cattiva se non inesistente educazione al rispetto, hanno fatto di Tiziana Cantone prima e di Giada Molinaro poi due simboli per affrontare con la giusta condivisione sociale problemi che, diversamente, sono rimasti e rimarrebbero a tempo indefinito in cassetti, scranni, tavoli, ritagli di giornali… Quanto avviene in Italia in tema di incidenti stradali e di “omicidi stradali”, l’inadeguatezza dell’educazione, prima ancora che di leggi e sanzioni, è la diretta conseguenza di una scarsa se non inesistente cultura del rispetto delle regole, cosa che in termini di comportamenti alla guida contamina gli stessi automobilisti stranieri non appena varcano i nostri confini. In Danimarca, ciclisti e pedoni sono al primo livello del rispetto, la priorità, con piste e segnaletiche, norme che non ammettono peccati veniali. In Italia, il regno degli autovelox, se ti azzardi a rispettare i limiti di velocità rischi di essere travolto o considerato come un problema. Il telefono cellulare è quasi sempre all’orecchio o gestito al posto della guida, ignorando auricolari e navigatori, “messaggiando” anche a due mani… Le piste ciclabili, quando esistono, a volte sono finte, dipinte sui marciapiedi, senza meta o peggio interrotte da ostacoli pericolosi e perversi come muri, marciapiedi, cancellate… I ciclisti e i pedoni spesso si muovono a loro totale rischio ai margini di strade prive di margini destinati al passaggio o all’emergenza, di piazzole, se non addirittura con carreggiate invase e deformate dalla vegetazione e dal pattume. Vogliamo parlare di segnaletica verticale e orizzontale spesso invisibili, sempre per mancata manutenzione ? Ma queste sono le concause, che dovrebbero suggerire comportamenti ancora più prudenti a chi spesso sfoga le proprie frustrazioni alla guida di un mezzo e poi fugge omettendo il soccorso, la cosa più odiosa e vergognosa che si possa fare… Per concludere, riterrei opportuno che la misurazione del tasso alcoolemico ed altri controlli avvenissero soprattutto come prevenzione, quindi con visite annuali con chiamate a sorpresa dei patentati, divieti o limiti di somministrazione nei locali pubblici, drastiche esemplari punizioni dei colpevoli…

Ruggero Alcanterini

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