Dopo le riflessioni di ieri sul valore sociale dello sport, di ieri in funzione odierna, sulla necessità di non dimenticare il passato per ispirarsi al presente e progettare il futuro, aggiungo un paio d’immagini esemplificative su quanto avvenne con il passaggio nodale del 1960, anno dei XVII storici Giochi Olimpici a Roma. Parlo di chi ebbe il ruolo formidabilmente simbolico di condurre il fuoco da Olimpia a Roma, Giancarlo Peris e Carlo Sacchi, due tra i tedofori che scaturirono proprio da quel mondo scolastico e periferico, social popolare, che nella Capitale e il suo hinterland si polarizzava intorno al “Profeta” Alfredo Berra, al “Professore” Probo Zamagni, al “Comandante” Argante Battaglia, al “Direttore” Oscar Barletta…
Ruggero Alcanterini