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RIFLESSIONI DEL DIRETTORE: LE COSE PIU’ BELLE – TRE

Proseguo nella carrellata di ricordi, partendo dallo sport per tutti, visto che all’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) me ne sono occupato per trentasei anni di seguito, dal 1962 al 1998, collezionando risultati ed esperienze uniche, dalla materializzazione del fenomeno Mennea alla internazionalizzazione della formula con l’ISCA (International Sport and Culture Association) oggi diffusa in novanta paesi. Torno all’amico Roberto Roberti, che ebbe un ruolo importante anche nella organizzazione dei Mondiali di Atletica nel 1987 e volgo il pensiero indietro nel tempo per ricordare due personaggi chiave per l’evoluzione del concetto e della pratica dello sport: li riassumo nella copertina di un libro scritto dall’uno per l’altro, da Lando Ferretti per Angelo Mosso. Davvero si deve molto a questi due grandi personaggi, che da decenni sono ingiustamente in uno cono d’ombra. Infine, per oggi, un pensiero particolare per Carlo “Bud” Pedersoli, che non ha mai fatto mistero del suo attaccamento al rispetto regole, passando dalla piscina olimpica alla esemplificazione cinematografica della lotta al bullismo. Come Bartali, Coppi, Dordoni… negli Anni Cinquanta era tra i personaggi sportivi più popolarti nell’immaginario collettivo nazionale, poi come attore in quello internazionale, ma anche lui non ha avuto tutto lo spazio che avrebbe meritato come promotore dei valori etici dello sport. Paradossalmente, per lui e per noi, la finzione aveva finito per obnubilare una realtà, una vera straordinaria storia vissuta di cui pochi avevano contezza…

Ruggero Alcanterini

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