La notizia è che Shinzo Abe ha messo di nuovo il turbo e, dopo lo show planetario di Rio in conclusione dei Giochi, superstar promotore della prossima edizione 2020 a Tokio, nelle vesti di Super Mario, si è di nuovo materializzato sulla ribalta mediaticamente più esposta, quella che vede il neo eletto Presidente USA, Donald Trump, in pista h24, al lavoro nella sua torre d’avorio in New York. Quale la passione che unisce e favorisce lo startup tra il Tycoon e Super Mario? Ma, diamine, il golf! Sì, proprio lo sport preferito e praticato dai due, che piomberà con la Ryder Cup nel 2022 ad un tiro di schioppo dalla “Città Proibita” Roma, al “Marco Simone” di Guidonia Monte Celio, perla della creativa Famiglia Biagiotti, condivisa da Chimenti e Malagò, per una edizione della Ryder Cup, consolatoria dopo la delusione a cinque stelle, per essere terza come importanza di evento, appunto, dopo i Mondiali di calcio e le stesse Olimpiadi. Ma voglio tornare ai due vivaci leader e in particolare ad Abe, che ha tagliato per primo il traguardo tra tutti i premier del mondo, parlando di sport, piuttosto che di basi strategiche di difesa e di economia, con chi viene chiamato convenzionalmente “Tycoon”, per essere un magnate industriale americano, che mutua il suo blasone proprio dal giapponese “Taikun” (dal libro dei mutamenti) ovvero dal cinese Ta (grande) e Chun (dominatore). Avete capito, dunque, cosa ci aspetta? Il golf diverrà popolare anche in Italia, per la Ryder nel 2022 arriveranno centinaia di migliaia di appassionati, almeno da sessanta diversi paesi, mentre seicento milioni di spettatori saranno ipnotizzati da mazze, buche e palline davanti ai teleschermi. State tranquilli che Donald e Shinzo non mancheranno all’appuntamento, anzi prepariamoci ad un decollo verticale di questa disciplina, che si sposa con la natura e il sociale, il turismo e la salute, ma che ha dovuto aspettare bel centododici anni (St. Louis 1904 – Rio 2016) per recuperare i Cinque Cerchi.
Ruggero Alcanterini