Credo che si sia perso il senso dell’orientamento, dando per scontato che questa crisi sia una sorta di fulmine a ciel sereno, un improvviso sisma rispetto ad un lungo periodo di stabilità. In realtà questa è la ritardata ma inesorabile conseguenza di quanto accaduto il 16 novembre del 2011, quando la combinazione chimica di diverse azioni giudiziarie e la crescita esponenziale record dello spread tra BTP e BUND, oltre quota 550, fece saltare il quarto Governo Berlusconi, con la nomina di un Governo tecnico, del Presidente, da parte di Giorgio Napolitano. Con la Presidenza Monti si attivava un percorso che, traguardate le elezioni della XVII Legislatura, il 28 aprile del 2013 vedeva nascere il Governo Letta e dopo un breve periodo di relativa “serenità”, il 21 febbraio del 2014 il Governo Renzi, le cui dimissioni irrevocabili ma congelate – per l’attuazione della Legge di Bilancio – sono della mezzanotte del 4 dicembre, dopo l’esito del Referendum Costituzionale… Ma cos’è questa ultima crisi, se non l’esercizio libero e democratico del voto basato sulle opinioni dei cittadini elettori? Sulle tre precedenti ci sarebbe da ragionare, ma meglio di noi lo faranno gli storici, tra qualche decennio.
Ruggero Alcanterini
Governo Monti
Governo Letta
Governo Renzi