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RIFLESSIONI DEL DIRETTORE – CON NOI, BALLA L’EUROPA

Se non fosse una vicenda dai risvolti drammatici, inquietanti per le incognite che ci riserva, ci sarebbe da pensare ad una fiction… Sembra una di quelle in cui gli autori si rigirano a loro comodo le trame, anche con situazioni assolutamente illogiche, se non improbabili. Ovviamente, sto riflettendo sul fatto del giorno, il terremoto di Ussita, Visso e Castel Santangelo, nel maceratese, che ha “invitato” di nuovo a ballare l’intera Europa, a cominciare da ieri, poco dopo le 19. Così, mentre i burosauri erano intenti a confezionare lettere di contestazione ai politici, spaccando il centesimo di deficit in quattro, Madre Terra spazientita diceva la sua, ribadendo che la febbre di cui soffre non è di stagione, ma sintomo di un male antico e pernicioso, che non serve un’aspirina q.b., ma una radicale cura preventiva, di cui tutti i suoi sfortunati e fortunati ospiti si debbono fare carico. Insomma, se il ritorno delle scosse da faglia appenninica non fosse il sintomo di una patologia purtroppo grave e permanente, di cui soffre l’Italico Stivale, ci sarebbe anche da sorridere, immaginando la faccia del Commissario agli affari economici Pierre Moscovici e il Presidente UE, Jean Claude Juncker, di fronte alla clamorosa conferma in tempo reale che il danaro per il terremoto in Italia serve tutto e subito, anche se la messa in sicurezza a prova di sisma non sarà possibile se non a medio e lungo termine, a prezzo di un lavoro estremamente serio, complesso e complicato che potrebbe durare anche all’infinito, viste le caratteristiche del nostro territorio e del nostro patrimonio strutturale.

Ruggero Alcanterini

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