Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino sull’iniziativa del comune di Nettuno “A nessuno manchi un fiore”
“Ieri, in visita al cimitero di Nettuno ho avuto la sorpresa di vedermi recapitare un fiore da una dolce crocerossina, che mi chiedeva di porlo su una tomba abbandonata. Alla gentilezza di questa giovane ragazza che mi si era avvicinata si affiancava, l’atteggiamento di un signore, che non ho osservato con attenzione, ma che sentivo parlare nel tempo intercorso tra lo scendere dall’auto, e l’avvicinamento della fanciulla. Il signore in questione chiamava a se in tono amichevole (come se si conoscessero) una signora che stava arrivando e le donava un vaso di crisantemi dicendole che era un dono del Comune. Ho avuto una strana sensazione ed ho pensato quale fosse il criterio per cui ad alcuni un piccolo fiore ad altri un bel vaso fiorito di crisantemi. Poi appena entrato, mi sono apprestato a mettere il fiore e un po’ d’acqua alla tomba di una signora che sembrava non ricevere visite da anni ed ho continuato il mio giro. In uscita, avendo l’auto parcheggiata proprio vicino al banchetto dei fiori donati, ho avuto la spiacevole opportunità di assistere ad un’altra donazione dei signori, mentre la signorina con la solita semplicità e dolcezza spiegava quale fosse il senso del fiore donato, il simpatico signore chiamava un’altra visitatrice dall’altro lato della strada e dopo essersi salutati, le donava un altro vaso di crisantemi dicendole testuali parole: “questo mettilo sulla tomba di tua sorella, tanto paga il comune.” Beh! che bassezza, neanche l’intelligenza di farlo sottovoce. quanti crisantemi saranno andati sulle tombe abbandonate? quanti avranno ascoltato frasi del genere? per non dire la sfacciataggine con cui lo faceva mettendo oltretutto a disagio la poverina che con lui aiutava ad accogliere i visitatori?”