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Riceviamo e pubblichiamo: “La storia infinita di Colle Romito”

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In riferimento all’ articolo del 23 agosto del Presidente del Consorzio di colle Romito mi trovo a contestare quanto dichiarato dal signor Catini.
Voglio precisare che parlo a nome dei cittadini del consorzio, ormai stufi di questa gestione, da socia e da coordinatrice di partito spesso citato da volantini e bizzarri modi dispendiosi per i soci, modi aventi l’unico fine di non accettare il torto.
L’assemblea generale del consorzio dovrebbe essere un raduno pacifico dei 3000 proprietari, dove l’amministrazione consortile mette al corrente i soci, discutendo vari punti dell’ordine del giorno del bilancio di previsione per ciò di cui è stato costituito il consorzio ossia: il mantenimento delle strade ( consorzio stradale dgls1446 del 1918) , si discute delle opere volontarie, dando modo ai soci di aderire o non aderire liberamente dietro convocazione e si invita il Sindaco ad assistere perché parte delle strade sono vicinali e per questo il Comune ogni anno da un contributo alla spesa. Ormai da anni questa assemblea è diventata una guerra, proteste forti e grosse urla di diniego nei confronti del Presidente e facenti parte dell’ amministrazione, perché il consorzio viene gestito come se fosse un comune a sé e dove il presidente invece di attenersi ai scopi statutari, lo gestisce come fosse un’impresa privata. Basti pensare che in quest’ultima assemblea ha incaricato personale della vigilanza a presiedere, operatori pagati ovviamente dai soci, al solo fine di garantire per lui e la sua coda l’incolumità, oltre a fare sì che non entrasse in assemblea chi faceva parte del comitato di quartiere, i morosi e i non simpatizzanti.
Un Consorzio stradale non ha potere statutario per la raccolta del verde ( i soci già pagano nella cartella della TARI il servizio ) e ancora meno non può avere un’isola ecologica per la raccolta degli ingombranti ( dgls 158/2006); tutto questo è di competenza Comunale e mi stupisce, infatti, che il dirigente, Arch. Terribili, abbia autorizzato il consorzio alla riapertura di 9 piazzole. Anche se nel parere favorevole specifica che possono essere utilizzate soltanto dal consorzio.
Nell’articolo, Catini cita il Geometra Luigi Centore, che a mio avviso ha fatto un ottimo lavoro finora e che dovrà essere concluso, mi auguro, con la rimozione di queste chiacchierate piazzole, che non hanno nulla di legale. Insomma, per concludere, lo sfogo del presidente del consorzio lo trovo fuori luogo, come tutti i cartelli poco costruttivi e con informazioni fuorvianti, che di continuo fa affiggere, non accettando l’idea che dopo 12 anni è arrivato il momento di dare spazio a chi ha un vero interesse per il proprio consorzio. Io continuerò a lottare per fare in modo che i cittadini tutti di Ardea – non solo quelli abitanti nei consorzi – siano tutelati e rispettati e che questi giochi di potere finalmente smettano di essere messi in pratica con l’unico scopo di favorire i soliti noti a discapito di tutti gli abitanti del territorio comunale.

Monica Fasoli – Noi con Salvini

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