Riceviamo e pubblichiamo tre foto relative al parcheggio a servizio della stazione ferroviaria di Padiglione (Anzio) e a servizio dell’adiacente stabilimento della Colgate Palmolive. Una è stata scattata oggi (quella con il capannone annerito sullo sfondo), un’altra pochi giorni fa (il 25 luglio 2018) e l’ultima, quella con camion ed autovetture, il 18 luglio 2018.
Il parcheggio in oggetto è un parcheggio molto importante:
- viene utilizzato da molti mezzi autoarticolati che caricano e scaricano merci e materiali nello stabilimento industriale della Colgate Palmolive, il piu grande del territorio di Anzio e Nettuno ( e non solo). Nel parcheggio transitano anche i mezzi articolati delle ditte di autotrasporto dell’indotto (le aziende che forniscono imballaggi primari e secondari)
- viene utilizzato da centinaia di pendolari di Anzio e Nettuno, che utilizzano il treno per recarsi al lavoro ad Aprilia, Pomezia, Roma
- viene utilizzato anche, ma in misura assai minore, anche dai turisti che si recano nei quartieri residenziali di Lavinio nord, Sàcida, Lido dei Pini
Lo scorso anno alcuni cittadini di Anzio e Nettuno (tra cui il sottoscritto) hanno presentato ai sindaci di Anzio e di Nettuno una petizione per chiedere l’ampliamento e la messa in sicurezza di questo importante parcheggio. Il parcheggio è diventato assolutamente insufficiente per contenere tutti i mezzi autoarticolati che vi sostano e vi transitano e per contenere tutte le autovetture dei pendolari; una volta saturati i posti auto delimitati dalle strisce bianche, i pendolari parcheggiano le auto dove capita: all’inizio del cavalcavia che scavalca la via Nettunense, lungo via Taglio delle 5 miglia (che parte dalla stazione di Padiglione e va verso il quartiere di Sandalo – Nettuno), con grave pericolo per la viabilità e creando seri disagi agli autisti degli autoarticolati. Autoarticolati che a volte devono eseguire complesse manovre per poter entrare nello stabilimento Colgate Palmolive.
Per farla breve, una situazione di serio disagio per la viabilità e la logistica della zona di Padiglione. La petizione di cui sopra è stata inviata anche alla Regione Lazio, competente per la viabilità tramite la sua società ASTRAL spa, ed alla società RFI – Rete Ferroviaria italiana (gruppo Ferrovie dello Stato), interessata alle infrastrutture come le stazioni e le opere connesse.
Nell’attesa che tutti gli enti coinvolti si mettano intorno ad un tavolo e cerchino di mettere mano all’annoso problema, si chiede al Comune di Anzio di provvedere almeno al decoro del parcheggio, che viene da qualche mese utilizzato a mo’ di discarica, come testimoniano le foto di cui sopra. Anche il capannone ex-Polverini, ormai semi-diroccato e parzialmente bruciato, non è certamente un bel panorama per chi transita a Padiglione.
Ad Anzio e Nettuno in molti si riempiono la bocca con la parola magica”turismo”, che dovrebbe essere la panacea per risollevare la malandata economia del centro-sud Italia. Per attirare turisti occorre rispettare l’ambiente, il territorio ed offrire infrastrutture degne. Occorre la mobilitazione corale di tutta la città, non solo degli operatori turistici. Occorre una visione.
Segnalazione inviata da Marco Mandelli, cittadino di Anzio e di Nettuno