HO APPENA VISTO IL SOPRANO NEL PROLOGO DELLA GIOVANNA D’ARCO, ANDATA IN SCENA IERI A MILANO. NON NASCONDO DI ESSERE RIMASTO SORPRESO E TURBATO DALLE VERMIGLIE, DIABOLICHE, TENTACOLARI TENTAZIONI, CUI E’ STATA SOTTOPOSTA LA “SANTA” DI ORLEANS, PROPRIO ALLA VIGILIA DELL’APERTURA GIUBILARE. CHE DIRE, CON TUTTO RISPETTO PER PAPA FRANCESCO, SE NON CHE HO RICEVUTO DALLA IMPROBABILE “PULZELLA” APPLAUDITA ALL’INFINITO DAI LOGGIONISTI UNA SALUTARE, POTENTE SFERZATA ADRENALINICA DI PRIMA MATTINA ? CARO GIOVANE VERDI, I TEMPI CAMBIANO IN OGNI SENSO: DAL 15 FEBBRAIO 1845, ALLA SCALA, AL POSTO DEI GENDARMI AUSTRIACI, CHE BADAVANO AI FUTURI ITALIANI, SI SONO AVVICENDATI I CARABINIERI, CHE BADANO AI TERRORISTI ISLAMICI E AI BLACK BLOCK; IN SCENA, AL POSTO DELLA DIAFANA ERMINIA FREZZOLINI, LA PROROMPENTE SOPRANO RUSSA ANNA NETREBKO… EVVIVA LA FRANCIA DI GIOVANNA, EVVIVA LA RUSSIA DI ANNA ED EVVIVA ANCHE L’ITALIA, CHE STA PIU’ STORDITA CHE SORNIONA NEL MEZZO…