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REMEMBER DEL DIRETTORE Ruggero Alcanterini – 29 DICEMBRE 2014

di Ruggero Alcanterini

 

TORNO SU ROMA E SULLE SUE INESAURIBILI RISORSE, PRENDENDO SPUNTO DA UN ALTRO REPERTO OGGETTO DELLA MIA CATALOGAZIONE. SI TRATTA DI UN PICCOLO LIBRICINO DAL TITOLO ELOQUENTE “SPIEGAZIONI DELLE OPERE DI PITTURA, SCULTURA, ARCHITETTURA E INCISIONE…”, PER UNA MOSTRA ORGANIZZATA AL CAMPIDOGLIO – IL 19 NOVEMBRE 1809 – DALLE AUTORITA’ NAPOLEONICHE, ONDE FESTEGGIARE LA PROCLAMAZIONE DI ROMA A CITTA’ IMPERIALE, SUBITO DOPO L’ANNESSIONE DEGLI STATI PONTIFICI E L’ALLONTANAMENTO DI PIO VII. NELL’ELENCO DELLE OPERE ESPOSTE FIGURAVA IL GRANDE DIPINTO DEL BOEMO-ROMANO JOHAN WENZEL PETER: “UN LIONE ED UNA TIGRE CHE SI DISPUTANO UN DAINO, GRANDI AL VERO”. QUELLA MERAVIGLIA FU ACQUISTATA DAL RE DI NAPOLI, GIOACCHINO MURAT, INTERVENUTO DI PROPOSITO. DEL QUADRO DI GRANDI DIMENSIONI, DISPERSO DAL 1854, CI RIMANE LA VERSIONE RIDOTTA, CHE PUBBLICHIAMO, SOTTOLINEANDO CHE IL PETER PUO’ ESSERE CONSIDERATO A RAGIONE IL PITTORE “ANIMALISTA” PER ECCELLENZA E CHE I SUOI PENNELLI HANNO LASCIATO STRORDINARIE TESTIMONIANZE A PALAZZO BRASCHI, AL CASINO BORGHESE, A PALAZZO ALTIERI, A PALAZZO CHIGI E AL PALAZZO D’INVERNO DELL’ERMITAGE, PER NON PARLARE DELLE ISPIRAZIONI FORNITE ALL’ARTE MUSIVA , DAGLI ARTIGIANI DEL “MINUTO ROMANO” ALLE ECCELLENZE, COME CESARE AGUATTI E GIACOMO RAFFAELLI. PER CONCLUDERE, DICIAMO CHE ROMA E’ OLIMPICA PER VOCAZIONE E CHE, DALLO SPORT ALL’ARTE, NON FINIRA’ MAI DI STUPIRCI: BASTA VOLERLO…

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