Di Ruggero Alcanterini
NULLA PER CASO – E sì, le coincidenze sono troppe e come si sa il troppo … Insomma, è mai possibile che, mentre la Commissione sulle autorizzazioni a procedere per i Ministri decide per fissare definitivamente la riunione di merito per il caso Salvini, la Corte di Cassazione dichiari illegittimo l’arresto della Capitana della Sea Watch, Carola Rackete, ovvero la persona che per prima è entrata in conflitto con la linea d’intransigenza sugli sbarchi non autorizzati, assunta dal primo Governo Conte “gialloverde”, piuttosto che dal successivo “giallorosso”. Dunque, se il primo era condiviso dal Governo e il secondo no, ne deriva che l’arresto illegittimo della Rackete mette in discussione l’operato dell’intero Governo di allora, Conte e Di Maio compresi, mentre il successivo impedimento alla nave militare Gregoretti sarebbe da dichiararsi comunque illegittimo, ma soltanto in capo a Salvini : tutto si basa sulla contestata trasmissione – ricezione di mail tra il titolare del Viminale e quello di Palazzo Chigi. Sullo sfondo, la visione del PD rispetto all’accoglienza dei transfughi e la relativa condivisione della stessa, da parte degli elettori emiliano-romagnoli chiamati alle urne tra una settimana. Dunque, questo avvitamento tra Cassazione, Procure, GIP, Tribunale dei Ministri e Senato non giova alla residua autorevolezza della politica italica in un momento in cui la conflittualità mediterranea diventa complessa e stringente, rispetto al nostro ruolo, anche nel contesto della “pacificatoria” Conferenza di Berlino. Peraltro, si annunciano provvedimenti di economia interna, abbattimenti fiscali sul lavoro, tesi a restituire liquidità a chi ha già beneficiato a vario titolo di provvedimenti, ma dimenticando ancora una volta i convitati di pietra, che da venti anni non ricevono un euro di adeguamento e men che meno di aumento, anzi hanno subito tagli. Mi riferisco ai “nonni” della Repubblica, i pensionati, quelli che rassegnati tengono in piedi il sistema rispetto alla sostenibilità delle famiglie e assolvono al ruolo di supplenza parentale nell’assistere nipoti e disabili per lo più fuori dall’assistenza pubblica. Ieri, altra coincidenza angosciante, quella della morte per SLA di un altro grande del calcio, Pietro Anastasi. Ormai la correlazione è più che sospetta ed occorre capire per prevenire. Infine, un segnale in controtendenza rispetto a “Roma Città Chiusa”, perché per il 29 gennaio imprese e associazioni si sono date appuntamento con PARTECIPAROMA, auspicando un rilancio che prescinda da “intermediari, ambasciatori e badanti”… La Città, da sempre, viene dichiarata “Eterna” per questa sua capacità di resistere al peggio e di rigenerarsi…