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REMEMBER DEL DIRETTORE – CLIMA

CLIMA? PRIMUM VIVERE, DEINDE PHILOSOPHARI – E sì, c’è proprio da chiedersi se, come e quando, forse, si possa immaginare che il formicaio impazzito degli umani trovi una forma di raziocinio, una compatibilità di comportamenti, rispetto all’esponenziale degrado ambientale, con la regola fondamentale del “primum vivere, deinde philosophari”. Infatti, il dubbio sorge più che spontaneo, dopo il doppio appuntamento con chi dovrebbe detenere il bandolo e la capacità di dipanare la matassa, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite che, dopo il preambolo di settembre a New York, ha replicato in quel di Madrid con il suo numero uno, il Segretario Generale Antonio Guterres, lanciando le sue enfatiche grida d’allarme. Ma, paradossalmente, inesorabilmente ieri l’attenzione mediatica si è spostata tutta sull’arrivo di Greta Thunbergh in catamarano a Lisbona, con tanti saluti all’autorevolezza dell’ONU, di Guterres, dei cinquanta capi di stato presenti a COP 25 e della stessa neo Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che pure si era sforzata di sottolineare l’intenzione di mobilitare le risorse comunitarie sulla salvaguardia dell’ambiente, con l’obiettivo di darsi una significativa leadership nella tutela del Pianeta e nella collegata Green Economy… Ecco, mentre Trump continua a distruggere ogni dove cristallerie a colpi di dazio, il terrorismo autoreferenziale manifesta polluzioni a destra e manca, le guerre guerreggiate mantengono il trend anche nel silenzio stampa, le diaspore sociali generate da sanzioni si traducono in purghe di comodo, i traffici di armi, droga, rifiuti tossici ed umani alimentano le vocazioni criminali e finanche la NATO finisce declassata nel magazzino degli arnesi inutili, dopo l’ultima pantomima siriana, si avverte, angosciante, la mancanza di una vera assoluta e indiscussa autorità universale, in grado di imporre agli umani comportamenti rispettosi della loro stessa possibilità di sopravvivenza. Neppure quando il livello di rischio per buona parte della popolazione mondiale sarà conclamato e sarà evidente oltre ogni peloso dubbio, si troverà modo di uscire dalla trappola mortale in cui ci siamo cacciati ed in cui stiamo condannando tutte le altre forme di vita, che hanno la sfortuna di dover convivere con mostruosi alieni, tal quali siamo noi bipedi homo sapiens. Domani sarà un altro giorno, per COP 25 si parlerà pro e contro Greta ed i suoi ragazzi, i burattinai del nostro destino saranno in ben altre faccende affaccendati, mentre l’orchestra degli uragani continuerà a suonare sempre più forte, sino a stordirci, prima dell’inevitabile.

REMEMBER… 4 dicembre 2015 –

PARADOSSALMENTE, L’AFFOLLATA CONFERENZA SUL CLIMA MEDITERRANEO AD ANZIO, TENUTASI A VILLA SARSINA CON UN PROFILO MOLTO REALISTICO, FATTO DI DENUNCE CONTRO L’INADEGUATEZZA DELLE MISURE IN ESSERE PER CONTENERE SE NON REPRIMERE IL DEGRADO, MA ANCHE DI PROPOSTE PER INVERTIRE LA ROTTA SUICIDA DELL’UMANITA’, RISCHIA DI ESSERE L’UNICA LIBERA DA CONDIZIONAMENTI PRIVATI E ISTITUZIONALI, LEGATI AL LUCRO ED ALLA POLITICA. INFATTI A PARIGI IL CLIMA SI E’ FATTO PESANTE PER LE INTERFERENZE DEI SOLITI “NEGAZIONISTI” COLLEGATI ALLE MULTINAZIONALI DEL LUCRO PELOSO SULLE RISORSE FOSSILI E DEI POTENTI ANCORA INVISCHIATI NELL’ANTICA VENEFICA STRATEGIA DELLA GUERRA FREDDA, ALIBI DA SEMPRE PER INCONFESSABILI INTERESSI ECONOMICI. QUALCUNO CI RIPORTA AI CICLI NATURALI DELLE GLACIAZIONI, NEL TENTATIVO DI DIMOSTRARE CHE IL SURRISCALDAMENTO IN ESSERE RAPPRESENTA UN ALGORITMO, CHE POI CI PORRA’ DI FRONTE AL PROBLEMA CONTRARIO. MA FORSE NEL FRATTEMPO LA VITA COME LA CONOSCIAMO SI SARA’ ESTINTA, APPUNTO PER IL SUICIDIO COLLETTIVO DEGLI UMANI…

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