di Ruggero Alcanterini
TRA POCHI GIORNI SI CHIUDERA’ FORMALMENTE L’ANNO DEDICATO DAL CONI AL SUO CENTENARIO. SEMBRA CHE SULLA DATA CERTA DELLA FONDAZIONE CI SIANO DIVERSE OPINIONI, MA A ME PIACE PENSARE CHE ANCHE LA NOSTRA STORIA OLIMPICA MODERNA SIA COMUNQUE INIZIATA MOLTO TEMPO PRIMA, IN QUEL DI ATENE, IL 10 APRILE 1896, PROTAGONISTI IL CONTE MARIO LUCCHESI PALLI, IL DUCA RICCARDO CARAFA D’ANDRIA E IL POVERO GIRAMONDO CIOCCOLATAIO PODISTA CARLO AIROLDI, VENTISETTENNE, DA ORIGGIO. I PRIMI DUE, RAPPRESENTANTI DELL’ALTA NOBILTA’ NAPOLETANA E DELLA DIPLOMAZIA , MEMBRI FONDATORI DEL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE, IL TERZO, ESPRESSIONE DI PUNTA DELLO SPORT PEDESTRE ITALIANO, REDUCE DALLA VITTORIA NELLA MILANO -BARCELLONA NEL SETTEMBRE DEL 1895, PERICOLOSISSIMO PER IL GRECO LOUIS SPIRIDON, VITTIMA SACRIFICALE DEL PRIMO ECLATANTE COMPROMESSO OLIMPICO A FAVORE DEL PAESE OSPITANTE. IN POCHE PAROLE, A CARLO FU NOTIFICATA L’ESCLUSIONE DALLA PRIMA MARATONA OLIMPICA PROPRIO DAI DUE DIRIGENTI ITALIANI, CHE AVREBBERO COSI’ CONTRIBUITO A CAMBIARE RADICALMENTE LA STESSA STORIA DELLO SPORT ITALICO, IRREMOVIBILI DALLA PRETESTUOSA ACCUSA DI PROFESSIONISMO NEI CONFRONTI DEL CONNAZIONALE PER IL PREMIO DI DUEMILA PESETAS PERCEPITO IN CATALOGNA, DOVE SI ERA PRESENTATO AL TRAGUARDO CON LO STREMATO AVVERSARIO LOUIS ORTEGUE SULLE SPALLE, DOPO AVERLO SOCCORSO IN PROSSIMITA’ DELL’ARRIVO. DICIAMO CHE A CARLO AIROLDI, PADRE DI SEI FIGLI, MORTO NEL 1929 DI DIABETE, A SESSANTANNI, DIRIGENTE DEL CLUB CICLISTICO “LA VELOCE” DI LEGNANO, OLTRE ALLA DEDICA DELLA VITTORIA DI STEFANO BALDINI NEL 2004, SPETTEREBBERO – ALMENO ALLA MEMORIA – RINVERDITI ONORI DELLA CRONACA, COME AMPIAMENTE AVVENUTO PER DORANDO PIETRI, QUINDI LA QUERCIA FIDAL DI TERZO GRADO, IL COLLARE D’ORO AL MERITO SPORTIVO ED IL PREMIO INTERNAZIONALE FAIR PLAY. PENSO CHE IL NOSTRO MONDO AVREBBE IL DOVERE DI NON DIMENTICARE, ANCHE SE ANCORA IL MUSEO NAZIONALE DELLO SPORT ITALIANO APPARE E SCOMPARE, COME UN LONTANO MIRAGGIO…