VIOLENZA CONTRO NATURA – Onestamente non riesco ad accettare l’idea che si compiano atti di violenza gratuita. Se poi l’indole dell’uomo comporta violenza di genere, sulle donne, questo non deve essere considerato come mera violenza, ma un vero e proprio atto contro natura, contro se stesso. Per questo, cerco di dare un mio contributo al coro di sostegno per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Credo che le statistiche non rendano, se non in minima parte e in un contesto di “legalità” condizionato a latitudini, culture, tradizioni, religioni, quella che è in realtà la condizione di difficoltà reale in cui si trova il genere femminile, cui va riconosciuto lo straordinario ruolo della maternità, con tutto quello che comporta, cosa che da sola dovrebbe mettere fuori discussione ogni atteggiamento discriminatorio, a parte i meriti oggettivi che le donne maturano sul campo, indipendentemente dal sesso. L’esclusione preconcetta delle donne dalla istruzione, il lavoro, il ruolo direttivo, militare, scientifico, sportivo, artistico…, che per millenni ha minato e tuttora mina un equilibrato e sano sviluppo dell’umanità, continua a produrre danni spaventosi, che potremmo tradurre anche in vertiginosi punti di PIL, ma che a mio avviso crea anche le premesse, il terreno di coltura, il contesto in cui poi si consuma la violenza di genere maschile sul genere femminile, a prescindere dai ceti sociali. Credo che, diversamente, il superamento definitivo di barriere antiche, di preconcetti che hanno impedito e tuttora impediscono a parte delle donne di esprimere liberamente il loro talento in molti dei campi ancora riservati agli uomini, sia la via da percorrere per far si che la società divenga effettivamente civile e che le donne possano considerarsi libere da ogni possibile vessazione, non soltanto da parte di singoli maschi, ma dallo stesso sistema che stenta a perdere l’orientamento patriarcale. Per questo, piuttosto che insistere su immagini di donne mortificate dalla violenza di genere, preferisco aggiungere immagini di donne straordinarie orgogliose di esserlo (le componenti della nostra costituente repubblicana, Marie Curie, Madre Teresa , Margherita Hack…) .