di Ruggero Alcanterini
TRA IL DIRE E IL FARE DELLO SPORT – La notizia del giorno è che il CONI, in vista dell’approvazione della Legge di Bilancio, comprendente le annunciate modifiche riguardanti il futuro del CONI Servizi e più complessivamente l’ordinamento sportivo, sta facendo suonare le proprie campane ed ha annunciato la convocazione degli “STATI GENERALI DELLO SPORT “ per il 16 gennaio del prossimo anno. Si tratta di una riedizione, dopo l’appuntamento del novembre 2017, ispirata probabilmente alla formula “dalla protesta alla proposta”. Il mio convincimento è quello che il mondo dello sport deve cogliere la volontà di riforma che ispira il Governo, contribuendo significativamente ad orientarne le scelte, affinché non si tratti di palliativi e minestre riscaldate, ma si vada sul concreto, con investimenti adeguati. Dalla riforma costituzionale alla messa a sistema della pratica motoria e sportiva con ricadute culturali, educative e sociali sul fronte del benessere e della salute , con una economia di scala che porti infine con doppio vantaggio ad un ridimensionamento della spesa per la sanità: questa la sintesi di quello che si dovrebbe mettere al centro della riflessione. Per il resto, noi delle Associazioni Benemerite e nello specifico del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, siamo abituati a fare molto con poco e magari a mani nude. Mai come in questo periodo ci siano sperimentati e confrontati su progettualità che costituiscono la premessa per quanto riteniamo si possa fare a favore del movimento sportivo, ma più in generale per la società civile, attivando le sinergie naturali che ci sono congeniali in chiave nazionale internazionale. E tanto per non stare un giorno con le mani in mano, domani sera ci ritroveremo a Sassari, nel Teatro Comunale, con il Comitato Regionale Fair Play, capitanato dal V. Presidente Nazionale, Franco Cassano e il quotidiano LA NUOVA SARDEGNA, con cui abbiamo indetto una grande campagna che ha coinvolto migliaia e migliaia di cittadini interessati agli aspetti etici ed ai valori ispirati alla pratica sportiva. Così verranno consegnati premi e riconoscimenti legati al messaggio di riconciliazione mediterranea attraverso il fair play, progetto di grande respiro che va a recuperare anche quanto seminato nel corso di circa ottanta anni di storia per i Giochi del Mediterraneo, coinvolgenti ventitré Paesi dell’area. In un momento in cui sui temi della politica, della religione, dell’economia e dell’ambiente si avverte l’esigenza di usare un passepartout, che consenta di superare disparità e differenze, superficialità e distrazioni ispirate all’apparire piuttosto che all’essere. Ecco, per questo ancora domani, in quel di Sassari, nella filosofia del divenire attivo, senza mollare mai, noi ci saremo.