Se per Halloween Spin Master ha lanciato RisiKo! Z, dove al classico obiettivo della conquista dei territori si è aggiunto quello della difesa delle proprie armate da una terribile epidemia zombie, a Natale l’azienda promette di dispensare brividi con la stessa intensità con cui dispensa divertimento da 40 anni con le varie versioni a tema; da quella futuristica FutuRisiKo! a quella ambientata nell’antica Roma SPQRisiKo! fino all’adattamento per bambini RisiKo! Junior. Poco cambia se i fan più sfegatati di “The Walking Dead” e gli amanti del genere horror devono anche sapersi difendere dall’epidemia Zombie che si diffonde man mano che il gioco va avanti. Le mitiche 5 armate dai colori classici, i dadi rossi e blu, un mazzo di carte e una plancia contagiano grandi e bambini che da quest’anno dovranno abituarsi a un nuovo logo, un nuovo pack, una nuova plancia e una nuova regola, perché il 2017 rappresenta una svolta epocale per lo storico board game ideato da Editrice Giochi nel 1977 che oggi riporta in campo i suoi carrarmatini colorati per invadere le case di nuove generazioni di italiani. L’occasione è il compleanno tondo per il gioco di strategia di eccellenza in Italia: sono i 40 anni di storia costuita attraverso 100.000 pezzi venduti ogni anno per raggiungere le case di oltre 10 milioni di italiani, centinaia di tornei regionali e nazionali organizzati dagli anni ’80 a oggi, 500.000 partite disputate nella versione digital, 30 RisiKo! Club ufficiali sparsi su tutto il territorio italiano da Nord a Sud: RisiKo! è uno dei giochi più famosi in Italia, e quello con la community più forte e attiva, tanto che la parola risiko è usata quotidianamente nel linguaggio comune e in quello dei media come sinonimo di strategia. Oggi RisiKo! cambia faccia, ma non l’anima, con una nuova veste grafica, un nuovo logo e una nuova regola per adattarsi ai tempi moderni e continuare ad appassionare intere generazioni di fan della Kamchatka.
Ispirato al gioco “La conquete du monde” inventato dal regista francese Albert Lamorisse verso la metà degli anni ’50, RisiKo! Ha debuttato in Italia nel 1977, nella versione messa a punto da Editrice Giochi, con alcune particolarità che lo distinguono da ogni altra versione internazionale. Una in particolare: i celebri carrarmatini colorati in plastica, che nella versione made in Italy sostituiscono anonime pedine da gioco utilizzate in tutti gli altri adattamenti oltralpe.
Dall’azienda fanno sapere che “sono proprio i carrarmatini i protagonisti indiscussi di questo restyling: diventati a tutti gli effetti vere e proprie icone per tutti i fan del gioco, da settembre 2017 usciranno dopo 40 anni dalla scatola, per entrare nel logo e nel pack di RisiKo!. Una scelta che vuole sottolineare l’italianità di RisiKo! – marchio registrato in Italia con le sue regole e i suoi simboli originali. Nella nuova scatola, sei carrarmati nei sei storici colori – rosso, viola, giallo, verde, blu e nero – diventano punto di partenza di altrettante strisce di colore, per riproporre una bandiera speciale, quella dell’universo RisiKo!, con un voluto richiamo alla bandiera della pace per sottolinearne il valore di gioco strategico, e non di guerra, che ha saputo unire, in 40 anni di storia, persone di ogni età, di ogni genere e provenienza, sotto il comune denominatore della sfida avvincente e del divertimento intelligente, da assaporare in ore e ore di appassionanti partite tra amici”.
Come se non dovesse già bastare a indurre i patiti all’acquisto, c’è il nuovo adattamento ai tempi attuali che ha visto per RisiKo! Un restyling che passa per la regola del Time Attack – una modalità di gioco pensata per il Nuovo Millennio, che permette di stabilire in anticipo la durata di una partita definendo fin dall’inizio quante volte rimescolare le carte. Una regola che sicuramente dividerà il pubblico di RisiKo! tra i “puristi” che continueranno a giocare nella modalità classica e gli “esploratori” che sceglieranno di giocare nella nuova modalità, per conciliare il dinamico stile di vita contemporaneo alla passione per un gioco che dopo 40 anni non smette di emozionare.