Domenica 26 febbraio a Loppiano (FI), consegna del Premio Internazionale “Renata Borlone, donna in dialogo” assegnato a scienziati che si sono distinti nella ricerca. Quest’anno il riconoscimento viene conferito al professor Marco Bersanelli, ordinario di Fisica e Astrofisica all’Università degli Studi di Milano, studioso del cosmo e della luce primordiale generata dal Big Bang. Il consigliere Pasquale Marino, su delega del sindaco, sarà presente a rappresentare il Comune di Civitavecchia, che patrocina il Premio insieme al Comune di Figline e Incisa Valdarno. Con questo premio, infatti, giunto alla quinta edizione, si vuole ricordare la figura della nostra concittadina (Civitavecchia 30.5.1930 – Loppiano 27.2.1990) che ha speso la sua vita per l’aiuto al prossimo avendo come ispirazione e riferimento la fede cristiana, vissuta alla luce della “spiritualità dell’unità” di Chiara Lubich, e un amore per la scienza vista come possibile strumento «per l’unità della famiglia umana». Non a caso, commentando la notizia, il professor Bersanelli ha spiegato come il premio colga un aspetto per lui importantissimo: «Il desiderio che la bellezza sorprendente della Creazione, che piano piano si svela grazie alla ricerca scientifica, sia una nuova e più profonda possibilità di lodare il Creatore».
Renata Borlone è stata corresponsabile della Cittadella di Loppiano, fondata da Chiara Lubich, che oltre ad essere la prima cittadella del Movimento dei Focolari è anche sede della Scuola internazionale di formazione dei focolarini che da tutto il mondo vi soggiornano almeno un anno per approfondire la spiritualità dell’unità. La cittadella è anche sede dell’Istituto universitario “Sophia” e vi opera il polo industriale “Lionello” dove viene sviluppata la cosiddetta “Economia di comunione”.
Il Comune di Civitavecchia, a ricordo di Renata Borlone, le ha intitolato la scuola elementare di borgata Aurelia. Per Renata è in corso il processo di beatificazione. Infine si sta lavorando sull’ipotesi di promuovere un gemellaggio tra la nostra città e Figline-Incisa Valdarno per scambi culturali ed economici fondati su quei valori umani e spirituali che la “serva di Dio” Renata Borlone ha incarnato.