E’ giunto sulle scene musicali “Steven B”., artista SPORT -POP! , nonchè spettacolare ed inconsueto personaggio, simile ad un prisma dalle tante facce, e con lui il suo singolo “PUT THE BALL AND…RUN!” per mano della etichetta discografica OML Theater,
a partire dal 7 Maggio su tutti i digital stores mondiali.
STEVEN B. è già performer di teatro, cantante attore e coreografo; la sua dedizione per il mondo dello spettacolo, la perseveranza, una certa dose di fortuna e il talento, gli hanno concesso collaborazioni con artisti del calibro di Gigi Proietti, Pippo Baudo, Vincenzo Salemme, Rita Pavone, Serena Rossi, Enrico Brignano, Gianluca Guidi, Luca Barbareschi, Giampiero Ingrassia, Johnny Dorelli e tanti altri, oltre ad essere da anni il coreografo e assistente artistico di Loretta Goggi. Grazie al suo percorso anche in campo sportivo, soprattutto nel tennis, ed essendo un fan di Roberta Vinci, la grande tennista italiana, ha scritto questo brano a lei dedicato (“PUT THE BALL AND…RUN!”, appunto) e arrangiato insieme al maestro Fabio Frizzi (che è anche il co-autore delle musiche), in chiave ‘swing’, per omaggiarla prima del suo addio alle ‘scene’. Il brano è sostenuto moralmente dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play (Associazione Benemerita CONI) ed è nelle intenzioni destinato ad essere un inno rivolto ai giovani, lanciato come memory per i protagonisti che hanno fatto in positivo la storia dello Sport.
Sembra dire, Steven B.: “GUARDATEMI ADESSO, come se aveste davanti ai vostri occhi un Prisma; fermatevi un secondo a rimirar le mie mille-facce, le loro guance, i loro incastri, le loro sfumature, i loro singolari colori. Guardatemi perche’, se ne avete voglia, proprio tra le pieghe di quegli angoli, tra gli incroci di quelle linee orizzontali con le sorelle verticali; tra la vicinanza non sempre scontata delle varie facce di quel Prisma, arriverete a sfiorare la mia anima”.
Il personaggio STEVEN B. e’ da sentire e vivere esattamente così: come un Prisma sfaccettato e multicolore, dove si annidano e convivono piu’ IO , dove a vigilar c’e’ un solo portiere dello stabile, ma tanti sono gli inquilini; inquilini simili, spesso paralleli e talvolta in opposizione, che uno crederebbe coetanei, ma altre volte sono lontani tra loro piu’ di due generazioni.
Per innamorarsi di Steven B. basta avvicinarsi a questo Prisma: qualcuno insiste nell’affermare che, da vicino, tutto risulta piu’ chiaro ed autoevidente.
Se invece si optasse di mantenersi a debita distanza e muniti di un bel paio di occhiali o di un griffato cannocchiale, comodamente seduti a guardarlo, sappiate che e’ solo una questione di tempo, ma di Steven B. ve ne innamorerete lo stesso!
Complicato e dannatamente semplice, spesso in beata-compagnia della sua rutilante solitudine, Steven B. è sia un chiasso assordante che un armonioso silenzio; sia frutto che guscio; sia una che dieci, o cento, o forse mille foglie d’autunno.
Steven B., di cui prossimamente parlerà molta parte del mercato discografico, sarà l’Estate da bere sotto l’ombrellone-della-vita, con la sua timidezza ed audacia, con la sua leggerezza nell’andatura e la sua forza nel ritmo.
Come un dubbio che passeggia; come una piccola certezza che piroetta verso il domani. Spesso senza GPS satellitare, ma senza alcuna paura di smarrirsi.
GUARDALO ADESSO, come se avessi davanti ai tuoi occhi un inaspettato Prisma.