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PROPRIO CONVINTI CHE LA JUVE SIA UNA SQUADRA FORTE? BENFICA – JUVENTUS 4 a 3

 

SZCZESNY 6 Si esercita nell’arte di raccogliere i palloni…dentro la sua porta.

CUADRADO 5 Capolinea dell’ 11. Prego, tenersi al…mancorrente. (MIRETTI S.V. Qualche paciocco in mezzo al campo a Benfica disconnesso)

BONUCCI 4 Il fallimento dell’ultimo della BBC, lento come la goccia che scava la pietra, perennemente in ritardo su qualunque ombra che gli si pari di fronte o di lato. Ormai, rincalzo di…esperienza. (ALEX SANDRO S.V. Alla vigilia stava poco bene ed allora perché è entrato?)

GATTI 6 Per lo meno pare desto, anche se il paragone con alcuni compagni è da “vinco facile”. Peccato che inverta la porta dove colpire di testa. Meriterebbe il gol, ma mi dicono che sia un difensore.

DANILO 5 ,5 Non lucido come sempre, ma la maglia è marcia di sudore al fischio finale. Depositario di valori etici e morali che vagano raminghi in tanti suoi sodali.

McKENNIE 6 Fa accarezzare l’insana chimera di un pareggio ditirambico. L’unico, dico l’unico che si preoccupi di filtrare i rossi lusitani, mentre in mezzo la densità è come la nebbia di stamane a Torino.

LOCATELLI 5 Ci vuole una mezzoretta per individuarlo in campo. Non è che poi la cosa migliori. Verso il 70° si ricorda di fare il centrocampista e serve due palloni in profondità.

RABIOT 5 Come Locatelli: inesistente ingiustificato per tutto il 1° tempo. Si vede che non conosce le mezze misure. Come si dice a Torino: “O’ tùt bòs-c, ò tùt prà”.

KOSTIC 6,5 Ci crede e soprattutto continua a fare il proprio dovere senza chiedersi perché lo faccia. Suo il merito (parola che pare tornare di moda!) del pareggio momentaneo. Esce in preda alla perplessità e ti credo… (ILING 7 Il coniglio estratto dal cilindro. Da solo perfora la difesa non eccezionale avversaria e crea sempre, ho scritto “sempre”, il pericolo ad ogni palla giocata. McKennie ne approfitta, Soulè no)

VLAHOVIC 5 Il ragazzo è tecnicamente scarso. Urgono giorni e mesi di allenamento sui fondamentali. Se non ci fosse Kean staremmo a parlare di come si faccia a tirare fuori dalla porta un pallone giù dentro (e non c’è la “goal line technology). In ripiegamento è un disastro tecnico. La domanda sorge spontanea: ma come li ha incrociati i ferri del mestiere? (SOULE’ 5 Unica palla per il 4 a 4, ma “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”)

KEAN 6 Ribatte in porta il pallone dell’ 1 a 1 che , per facile che sia, Dusan scarabocchia. Si arrabatta come può, sapendo di non essere un fulmine di guerra. Ecco, almeno lui lo sa e non “sboronizza” (MILIK 6,5 La pietra scartata divenuta testata d’angolo. Acquistato per un piatto di lenticchie ed ora la punta di riferimento. E’ strano il calcio, per chi ne ha contezza)

ALLEGRI 4 Sbaglia formazione confondendo una difesa già labile con una linea a 3, ma praticamente a 4. Invece di guidare i suoi, dà loro da risolvere problemi tattici da rompicapo, mentre il Benfica spazia dappertutto, ove si apra un buco. D’accordo la sfortuna gioca un ruolo tangibile sul penalty che non dà il tempo di assaporare il pari, ma da lì iniziano tutti i problemi per i quali non si ravvisano soluzioni. Se un ragazzino sfacciato brilla più di Cuadrado significa che i valori si sono di molto mutati ed a costo di rompere con qualcuno dei “vecchi”, il mister deve far capire che il tempo passa per tutti. In fondo basta correre, ma se a correre sono i Bonucci e i Cuadrado, l’immagine che si palesa sembra tanto la sequenza dell’assassinio Kennedy a Dallas. E ora l’ultima agonia al cospetto del PSG, abbondantemente primo e noi abbondantemente fuori. Non mi interessa se qualcuno non sarà d’accordo, ma spero tanto di vedere degli onesti “maccabei” a disputare l’Europa League.

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