https://lecodellitorale.it/2019/11/17/anzio-addio-allex-cinema-fiamma-limmobile-venduto/
Pubblichiamo la lettera di replica inoltrata dal Sig. Leonardo Leoni (socio della S.r.l. proprietaria dell’immobile in oggetto) alla nostra redazione, a proposito dell’ articolo sopra pubblicato
Egregio direttore,
come da Voi gentilmente concessomi, in riferimento all’articolo da voi pubblicato il 17 novembre u.s. dal titolo “Anzio, addio all’ex cinema Fiamma: l’immobile è stato venduto”, sono ad informarVi, nella qualità di socio della S.r.l. proprietaria dell’immobile in oggetto, nonché di referente della stessa da lungo tempo, e quindi come persona oggettivamente informata sui fatti, che il suddetto articolo, ad onor del vero, necessita di essere rettificato in almeno due punti fondamentali:
– innanzi tutto facendo presente che, non essendo ancora avvenuta la cessione, l’immobile di fatto non è stato venduto, mentre vero è che sia in corso una formale trattativa per la sua vendita;
– non secondariamente, facendo notare come l’espressione utilizzata nell’articolo citato che riferisce del cinema come di cosa “di cui più nessuno si è preoccupato”, sia non del tutto appropriata, in quanto vero è che l’utilizzo dei locali del cinema per tutti questi anni è stato impedito causa forza maggiore, ovvero da oggettive problematiche di pertinenza e rilevanza strettamente tecnico-condominiali, e che di fatto ne hanno impedita l’agibilità, tanto da costringere, tra le altre cose, la Proprietà ad avviare (dopo anni di conciliante attività di mediazione, di fatto non corrisposta) un contenzioso giudiziario nei confronti del condominio di cui fa parte il cinema.
Concludendo, va altresì sottolineato, che la Proprietà non ha mai del tutto abbandonato l’idea della conservazione del bene nell’ottica della sua originaria vocazione culturale, ma, constatando:
– che in questo la Proprietà non è stata opportunamente sollecitata né supportata, da alcun ente pubblico o privato;
– che il cinema, essendo di fatto inagibile, non ha prodotto utili, ma al contrario è stato motivo di ingenti spese amministrative e manutentive;
– che da ultimo sia sopraggiunto uno “spropositato” quanto insostenibile aggravio di ulteriori spese afferenti i lavori di ristrutturazione della palazzina condominiale di cui fa parte il cinema (lavori la cui quantificazione è più che raddoppiata rispetto a quella inizialmente prevista);
va da sé, per quanto sopradetto, che sembrerebbe veramente improbabile, seppur diversamente auspicato e voluto (in primis dal sottoscritto), che le cose possano prendere una direzione che non sia quella della “rivalutazione” commerciale, che innegabilmente porterebbe all’ennesima perdita di un bene “storico” della città di Anzio, un bene con una netta e spiccata vocazione culturale.
Colgo l’occasione per porre a Lei ed alla redazione tutta i miei più cordiali saluti.
In fede
Leonardo Leoni