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Il Presidente del Parlamento europeo Tajani riceve il 9 maggio il premio “Carlo V” al monastero reale di Yuste in Spagna

Devolve assegno 30mila euro alle popolazioni terremotate del centro Italia

Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, si recherà mercoledì 9 maggio a Yuste, nella regione spagnola dell’Estremadura, per ricevere dal Re Felipe VI di Spagna il premio europeo “Carlo V” che gli è stato conferito dalla Fondazione Accademia europea del Monastero reale di Yuste.

La giuria ha deciso di assegnargli questo prestigioso riconoscimento per i suoi “venticinque anni di impegno politico dedicato all’Unione europea e alle sue istituzioni, garanti di pace, democrazia, diritti umani, uguaglianza e solidarietà”.

“Il giorno della mia elezione alla presidenza del Parlamento europeo ho dedicato il mio primo pensiero alle popolazioni terremotate del centro Italia. A distanza di quasi un anno e mezzo dal mio insediamento, non mi sono dimenticato di loro: ho deciso di devolvere l’assegno di 30mila euro del premio Carlo V ai cittadini di Arquata, Norcia e Accumuli che hanno perso i propri cari, le loro abitazioni, il loro lavoro e le loro attività, a causa degli eventi sismici che li hanno colpiti tra il 24 agosto e il 30 ottobre 2016”, ha annunciato il Presidente Tajani, alla vigilia della sua partenza per Madrid.

“Servirebbero cifre ben superiori per offrire un sostegno stabile, efficace e duraturo nelle zone terremotate. Per questo, il mio vuole essere un gesto di attenzione e di solidarietà verso queste popolazioni che, negli ultimi mesi, si sono sentite dimenticate e abbandonate ad un destino fatto di difficoltà quotidiane e sacrificio”, ha aggiunto Tajani.

La giuria ha affermato che “nei numerosi incarichi ricoperti al Parlamento europeo e alla Commissione europea, Antonio Tajani ha sempre lavorato per un’Europa più competitiva che garantisca un modello di crescita sostenibile e strategica. Ha altresì combattuto il terrorismo, per garantire ai cittadini europei maggiore sicurezza e riguadagnare fiducia nelle istituzioni europee in un momento di difficoltà, difendendo lo Stato di diritto”.

Tra i vincitori delle passate edizioni figurano, fra gli altri: Jacques Delors, Wilfried Martens, Felipe González, Mikhail Gorbachev, Helmut Kohl, Simone Veil e José Manuel Barroso.

La cerimonia di premiazione sarà presieduta da sua maestà il Re Felipe VI di Spagna nel Monastero di Yuste, dove nel 1558 morì l’imperatore Carlo V.

La sera precedente (giovedì 8 maggio), Tajani sarà ricevuto al Palazzo della Moncloa a Madrid dal primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, per un incontro bilaterale dedicato al negoziato in corso per la definizione del bilancio dell’Unione e all’agenda delle riforme necessarie a livello europeo. Al mattino il Presidente Tajani parteciperà a una conferenza dal titolo “Come combattere le false notizie in Europa”, organizzata con il gruppo LENA, nel “Círculo de Bellas Artes” insieme al Vicepresidente del governo spagnolo Soraya Sáenz de Santamaría, e al direttore di El Pais Juan Luis Cebrián. Nel pomeriggio, il Presidente Tajani parteciperà a un dialogo con i rappresentanti dell’industria culturale spagnola, nell’ambito dell’Anno europeo del patrimonio culturale, nella sede dell’ufficio del Parlamento europeo a Madrid.

Background

Il premio europeo Carlo V viene assegnato a organizzazioni, personalità, progetti o iniziative che, con il loro sforzo e impegno, hanno contribuito alla conoscenza e alla diffusione dei valori europei in ambito culturale, sociale, scientifico e storico, così come al processo d’integrazione europea.

La Fondazione Accademia europea e Ibero-americana di Yuste aveva ricevuto 41 proposte, provenienti da 32 organizzazioni in rappresentanza di 8 Stati membri Ue: Austria, Germania, Belgio, Spagna, Finlandia, Francia, Italia e Portogallo. Il vincitore del premio, giunto alla sua 12° edizione, è stato indicato dal Ministro degli Esteri spagnolo e dalla CEU-San Pablo University.

La giuria era composta da Guillermo Fernández-Vara, Presidente del Governo Regionale dell’Estremadura e dell’Accademia Europea della Fondazione Yuste; Pilar Blanco-Morales, Vicepresidente del Governo Regionale dell’Estremadura; Rebeca Grynspan, Segretario Generale Ibero-americano; Carmen Iglesias, accademica ; Karl-Heinz Lambertz, Presidente del Comitato delle Regioni; Ursula Lehr, accademica; Blanca Martín Delgado, Presidente dell’Assemblea regionale dell’Estremadura; Manuela Mendonça, storica; Segundo Píriz, rettore dell’Università dell’Estremadura; Sofia Corradi, Jacques Delors e Marcelino Oreja, già vincitori del premio.

Il monastero di Yuste si trova nel piccolo villaggio oggi chiamato Cuacos de Yuste (anticamente San Yuste o San Just), situato nella provincia di Cáceres della comunità autonoma di Estremadura. Il monastero fu fondato nel 1402 dai monaci dell’Ordine di San Girolamo.

Nel 1556 Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, si ritirò nel monastero di Yuste, vicino Cuacos de Yuste, dopo aver abdicato alla corona spagnola. Carlo V morì il 21 settembre 1558. Fu sepolto nella chiesa del monastero e, successivamente, i suoi resti furono trasferiti al Monastero dell’Escorial.

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