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Presentazione del nuovo spettacolo di Paolo Ruffini UP&Down che debutterà il 19 marzo al Teatro Sistina di Roma – in occasione della settimana mondiale dedicata alla sindrome di Down – per poi proseguire la tournée nei teatri di tutta Italia.

Agnus Dei Tiziana Rocca Production

presenta

PAOLO RUFFINI

SPETTACOLO UP&DOWN

e gli attori della compagnia MAYOR VON FRINZIUS

con

Il nuovo spettacolo comico

UP&Down

 

 

“Questo spettacolo parla anche di te, solo che tu ancora non lo sai…”.

Paolo Ruffini ha presentato alla stampa UP&Down, il nuovo spettacolo teatrale che porta in scena con cinque attori con Sindrome di Down e uno autistico.

Una vera e propria esperienza, in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano: comicità e irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta della bellezza che risiede nella diversità.

UP&Down debutterà il 19 marzo al Teatro Sistina di Roma – in occasione della settimana mondiale dedicata alla sindrome di Down – per poi proseguire la tournée nei teatri di tutta Italia.

Durante la conferenza stampa di presentazione del 15 marzo, è stato annunciato, inoltre, la realizzazione del docu-film tratto dallo spettacolo UP&Down che sarà prodotto dalla Agnus Dei Tiziana Rocca Production con la regia dello stesso Paolo Ruffini. Un viaggio emozionante e meraviglioso che racconterà l’avventura di questi attori molto speciali, il legame con Ruffini, la loro relazione con il mondo dello spettacolo, i momenti dietro le quinte, i viaggi nei teatri di tutta Italia e le esibizioni sul palcoscenico.

Un happening comico con una forte connotazione d’improvvisazione, sorprese e coinvolgimento che alterna i momenti esilaranti a quelli commoventi. Attraverso il filtro dell’ironia si sviluppano monologhi e gag per affrontare, con sapiente leggerezza, il significato della parola “disabilità”.

Tante persone non sono “abili” alla felicità o all’ascolto… questi attori invece dimostrano di essere dei resilienti, di avere una tale confidenza con la vita e con il sorriso, che sarebbe più corretto definire “Sindrome di UP”!

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