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Prepensionamento amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto informa i lavoratori della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Poletti sul prepensionamento per i lavoratori affetti da patologie asbesto correlate.

Le patologie asbesto correlate per il prepensionamento?

Le patologie amianto correlate sono mesotelioma pleurico, mesotelioma pericardico, mesotelioma peritoneale, mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, carcinoma polmonare e asbestosi), riconosciuti dall’INAIL e/o quale causa di servizio, senza limiti di anzianità contributiva ed anagrafica, alla sola condizione di un’anzianità contributiva di 5 anni, di cui 3 anni di contributi negli ultimi 5 anni antecedenti la domanda di pensione.

Per il 2017, i lavoratori esposti ad amianto, ammalati di patologie asbesto – amianto correlate, potranno presentare la domanda all’INPS entro 60 giorni dalla pubblicazione del G.U. del decreto, e cioè il 16.09.2017, e a partire dal 2018, la domanda dovrà essere presentata entro il termine del 31 marzo di ogni anno.

L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni continuano ad assistere tutti quei lavoratori che hanno diritto all’immediato pensionamento in base all’art. 1 co. 250 della L. 232/2016, in quanto affetti di patologie asbesto-correlate.

Per conoscere tutti i servizi offerti, consulta il sito istituzionale www.eziobonanni.com.

Come spiegato nella relativa pagina “Danni da amianto: risarcimenti, rendite e benefici contributivi” l’Avv. Ezio Bonanni vi giuda nel percorso per ottenere i risarcimenti, le rendite e i benefici contributivi.

Inoltre, consultando ile pagine Legislazione e Giurisprudenza Asbesto e Giurisprudenza Nazionale potrete conoscere tutte leggi, le sentenze e i danni provocati dall’asbesto e sapere così come tutelare i vostri diritti.

Prepensionamento: il caso siciliano

Nel corso del secondo episodio della trasmissione promossa dall’Osservatorio Nazionale Amianto, sono stati resi noti i dettagli del caso degli operai delle industrie meccaniche sicliane, ovvero lavoratori a cui l’INPS continua a negare i diritti.

La trasmissione è consultabile attraverso il canale YouTube dell’associazione.

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