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IL POTERE DELLO SPORT

5 SETTEMBRE 2018
Vi ricordate il putiferio suscitato nel 1968, durante i Giochi di Città del Messico, da Smith e Carlos, coinvolgendo Norman, che salirono scalzi sul podio e mostrarono il pugno guantato di nero, chinando il capo durante l’esecuzione dell’inno americano? Bene, adesso è scoppiata virulenta la polemica, con ingresso in partita dello stesso Presidente Trump, dopo che la Nike ha scelto come testimonial del marchio il campione di football Kaerpenick a supporto dello slogan «Just do it». Il supercapelluto Colin è assurto a simbolo della rinnovata protesta contro le discriminazioni e lo stesso Presidente a stelle e strisce, dopo il clamoroso l’inginocchiamento di protesta avvenuto in occasione di The Star-Spangled Banner. Per questo, mentre la sua squadra lo ha mollato, Amnesty International lo ha nominato Ambasciatore per l’anno 2018 e la stessa Nike registra reazioni contrastanti tra i suoi clienti. Ecco, lo sport detiene un potere enorme al di la delle convenzioni istituzionali, una capacità di destare emozioni e di orientare le opinioni indipendentemente dalla materia tecnico-agonistica, di cui ci ricordiamo soltanto in certe circostanze. Diciamo che il ruolo dello sport è assolutamente sottovalutato, a cominciare da quello educativo in ambito scolastico, almeno per quanto ci riguarda. Tornando indietro nel tempo, possiamo ricordare che il trionfo di Owens ai Giochi di Berlino, nel 1936, andò ben oltre i fatto sportivo, che la vittoria di Bartali al Giro di Francia nel 1948, stemperò una tensione terribile dopo l’attentato a Togliatti, che la pacificazione tra la Cina e gli USA passò per il tennis tavolo e che recentemente il processo di riavvicinamento tra Corea del Nord e del Sud è partito in occasione dei Giochi Invernali di PyeongChang. Vogliamo aggiungere al contrario la demonizzazione della Russia attraverso le accuse di doping di stato, oppure l’ambizione cinese di divenire la prima potenza mondiale nel calcio ? Infine e non ultimo, lo sport per liberare l’umanità da tabù. Credo che ce ne sia abbastanza per comprendere quanto grande sia la potenzialità solo in parte compresa ed espressa di un’attività che di effimero ha soltanto l’apparenza.
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