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Essere Pomezia, protocollata mozione campo nomadi Castel Romano: «Chiediamo soluzioni ai continui disagi per cittadini e automobilisti»

Il gruppo consiliare di Essere Pomezia ha protocollato una mozione avente oggetto “interventi sulle gravi conseguenze sulla pubblica sicurezza derivanti dal campo nomadi di Castel Romano”.

Nel programma elettorale che abbiamo presentato a corredo della candidatura di Fabio Fucci, il tema in questione era ampiamente approfondito e in luce dei continui disagi riportati anche dagli organi di informazione ci è sembrato doveroso tornare a parlare di possibili soluzioni da mettere in atto per evitare che i cittadini di Pomezia paghino a caro prezzo le azioni degli occupanti del campo.

Bisogna infatti ricordare che l’estensione dello stesso è pari a 59 mila metri quadri, situato a soli 3 km dai confini con la nostra città e ad 8 km da Spinaceto, comune di Roma, al quale spetta la sua gestione.

Numerosi sono stati gli episodi delittuosi a danno di cittadini e pendolari, che sono stati rapinati, aggrediti, oggetto di lancio di sassi (che hanno anche ferito alcuni automobilisti). Danni ingenti sono stati riportati anche dai mezzi del trasporto pubblico, colpiti in piena corsa da pietre.

Non di minore importanza è quanto accade all’interno del campo: materiali di varia natura vengono incendiati con conseguente formazione di fumi tossici, che mettono a repentaglio la salute, l’igiene e la sicurezza pubblica. Numerose sono anche le carcasse di auto, abbandonate, bruciate, insalubri per l’ambiente e poco decorose per l’immagine del nostro territorio.

In luce di un quadro della situazione alquanto complesso e preoccupante, l’ex sindaco pometino Fabio Fucci, oggi capogruppo consiliare di Essere Pomezia, in data 28 febbraio 2018 aveva già invitato la sindaca Raggi (con una nota) ad attuare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini, nonché chiesto al Prefetto in due occasioni (sempre a febbraio 2018) di convocare il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. La suddetta riunione è andata in scena lo scorso 9 marzo ed è emersa la necessità di aprire un tavolo di confronto alla presenza del primo cittadino di Roma Capitale al fine di mettere un freno al degrado e ai continui problemi riscontrati dai pendolari della Pontina e dai residenti della zona interessata dal campo nomadi. Tale processo però, che avrebbe ovviamente coinvolto anche il sindaco e la città di Pomezia (poiché il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è composto dal sindaco di Roma, dai comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, nonché dai sindaci dei comuni interessati dal fatto in questione) si è arrestato nel momento in cui il primo cittadino pometino è decaduto, lo scorso 17 marzo, con lo scioglimento del consiglio comunale.

“Essere Pomezia, con questa mozione – spiega il capogruppo Fabio Fucci – impegna il sindaco a richiedere con urgenza al Prefetto di Roma la convocazione di un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di concordare misure decisive e atte a far cessare gli effetti dannosi che il campo nomadi di Castel Romano procura alla nostra città. Il primo cittadino dovrà impegnarsi a chiedere che questa riunione si tenga nella sala consiliare di Piazza Indipendenza, alla presenza del Ministro dell’Interno, che recentemente ha annunciato un piano straordinario di chiusura dei campi nomadi che vorremmo conoscere nel dettaglio in occasione di questo incontro.”

Come promesso ai cittadini in campagna elettorale, la nostra opposizione continuerà ad essere vigile e propositiva sui temi fondamentali per la città. Chiudere il campo nomadi di Castel Romano era uno dei nostri punti programmatici e intendiamo batterci affinché i nostri cittadini vengano tutelati come meritano.

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