È stato reso noto da pochi giorni dalla Regione Lazio l’aggiornamento della “Rete regionale delle dimore storiche”, con gli esiti del bando emesso nel mese di Aprile 2019.
Con molto rammarico ho constatato che il Comune di Anzio non ha partecipato al bando nonostante sul nostro territorio siano presenti immobili di importanza storica e culturale rilevante, quali #VillaSarsina, #VillaAdele e il #ParadisoSulMare, di proprietà comunale.
Il presupposto per l’accreditamento nella Rete era appunto : dimore, ville parchi o giardini di interesse culturale o notevole interesse pubblico, ai sensi del Codice dei beni Culturali. La certificazione di interesse culturale deve essere richiesta dal proprietario del bene, in questo caso il Comune, al Ministero dei Beni Culturali o alla Regione. Sarebbe molto strano se non ne fossimo gia in possesso.
L’accreditamento alla Rete regionale, istituita con legge del 2016, é uno strumento che mira a favorire la promozione, conoscenza e informazione dei beni immobili di pregio ma è anche il presupposto per accendere a contributi regionali per la manutenzione e valorizzazione. Inoltre la Regione promuove la stipula di protocolli d’intesa con istituti di credito per prestiti agevolati volti a interventi di conservazione e restauro.
Si fa un gran parlare di band di turismo, di destagionalizzazione dell’offerta turistica, ma poi non si riesce a uscire da una visione miope dello sviluppo turistico, che guardi un pochino piu in là della promozione del solo settore ristorazione. Tutto il resto, ignorato.
Rita Pollastrini M5S