Quello dei roghi “estivi” lungo l’Italico Stivale è un bollettino di guerra, tanto quanto quello degli arrivi dei “naufraghi” dalla Libia. Si ha quasi l’impressione che ci siano efficienti cabine di regia a regolare tanta abbondanza di sciagure… Credo che ce se ne debba fare una ragione e prendere iniziative adeguate. Se si tratta di criminalità organizzata non bastano le povere associazioni di volontariato, ma bisogna mobilitare le procure e i “servizi” . Probabilmente si sta sottovalutando il fatto che riforestazioni (protocollo di Kyoto 1997) smaltimento irregolare di rifiuti tossici e traffico di umani costituiscono il nuovo fronte del business. Quello della droga è divenuto affare rischioso e impoverito tanto quanto le tasche della sventurata clientela. Sono convinto che correre dietro a piromani e spacciatori serva a poco. Quelli da intercettare sono i grandi “registi” di questa rinnovata storia criminale, una sorta di Idra difficile da decapitare…