Il Partito Democratico di Anzio vive un momento estremamente delicato. La candidatura di Giovanni Del Giaccio, riconosciuta dalla maggioranza del direttivo del partito neroniano, continua ad alimentare tensioni e divisioni. In primis si è registrata la spaccatura con tutti gli altri partiti di sinistra, che proprio in queste ultime settimane hanno preso un’altra direzione ufficializzando la candidatura a sindaco di Luca Brignone e quella di Umberto Spallotta di Rifondazione comunista. In seconda battuta si è acuita ancora di più la frattura politica all’interno del direttivo Pd, dove lo scontro fra le due colonne portanti Gianni De Micheli e Aurelio Lo Fazio sta aprendo ulteriori crepe. La notizia di giornata riguarda una lettera redatta da una parte della minoranza del partito e presentata al segretario provinciale Rocco Maugliani, nella quale si pretenderebbe il ricorso alle primarie, così come da statuto. La fonte è diretta anche se un alone di mistero avvolge la vicenda, in quanto una parte consistente della stessa minoranza ha negato la comparsa di questo documento e ha solo riconosciuto l’evidente idiosincrasia nei riguardi della candidatura di Del Giaccio. Nella lettera si farebbe riferimento allo statuto del Pd, in base al quale per evitare il ricorso alle primarie una candidatura dovrebbe ricevere l’unanimità dei consensi nel direttivo (evento non verificatosi nel caso di Del Giaccio). Il mistero si infittisce perchè secondo alcuni esponenti democratici lo statuto non fa riferimento a questa normativa e comunque le norme avrebbero un discreto margine interpretativo. Da parte nostra abbiamo interpellato tutte le componenti del partito e anche chi conosce perfettamente lo statuto, ma nessuno è stato in grado di fornire una risposta definitiva. Questo l’epilogo di una vicenda che lascerà ulteriori strascichi e che certifica lo stato di confusione e di divisione nel Pd anziate. Tutto questo a due mesi esatti dalle elezioni è l’ennesimo assist al centrodestra e al Movimento cinquestelle, a patto che gli scenari nazionali non ribaltino tutto il quadro attuale suggerendo alcune alleanze che fino a poco tempo fa assomigliavano a un’utopia.
Per completezza di informazione si allegano due articoli dello statuto regionale del Pd, dai quali almeno in apparenza emergerebbe una contraddizione in merito al ricorso alle primarie.