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Il Pd di Anzio analizza il voto del 10 giugno

Il risultato delle elezioni amministrative di domenica 10 giugno evidenzia con molta nettezza la scelta della maggiore parte dell’elettorato di Anzio di confermare la conservazione dello status quo ultraventennale.

Il Partito Democratico di concerto la lista civica “Un’altracittà” ha ottenuto sotto la candidatura a sindaco di Giovanni Del Giaccio, un terzo posto con il 9,9% del consenso a poca distanza di punti percentuali da un Movimento Cinque Stelle che qui sul territorio neroniano si sentiva assai sicuro della vittoria finale ma che di fatto rispetto all’esito delle elezioni regionali di marzo viene ampiamente ridimensionato, passando dal 30,9% al 13,9%.

Gli elettori hanno sempre ragione anche quando non scelgono le nostre proposte. Emerge un dato politico strutturale ed inequivocabile del nostro territorio con una destra storicamente maggioritaria.

Il Partito Democratico di Anzio prende atto del risultato e si va a collocare in Consiglio Comunale all’opposizione di un sindaco legittimato dai voti degli elettori ma che dovrà risolvere dialettiche interne alla sua maggioranza assai complesse che rischiano di vedere come vittime sacrificali gli stessi elettori che lo hanno probabilmente votato.

Giovanni Del Giaccio ha incarnato in questo mese di campagna elettorale quella idea di riferimento condiviso e attento alle Istituzioni come della gente comune che noi abbiamo sempre desiderato, al netto di ogni possibile evoluzione futura.

Si apre una fase nuova ora ad Anzio. Al di là delle divisioni ideologiche, degli opportunismi politici derivanti dalle storture della pur buona legge elettorale per i comuni, al di là di tutto ciò vi è da parte del Partito Democratico di Anzio la necessità democratica di aprire un canale di comunicazione, una cabina di regia per il dialogo con le altre opposizioni presenti in Consiglio Comunale che si riconoscono contro la deriva populistica (presente anche massicciamente nel finto progetto moderato che ha portato alla vittoria Candido De Angelis) e che hanno a cuore lo sviluppo morale e pratico di Anzio.

Nasce l’esigenza di un coordinamento delle opposizioni alla giunta di De Angelis dove vengano ridimensionate le divisioni, attenuando fino a far scomparire le dialettiche negative che non giovano a nessuno.

Chi ha cuore ad Anzio e ora la rappresenterà dall’opposizione può decidere di ignorare questa proposta come di farla propria.

Da parte mia, vi è la massima disponibilità per lavorare affinché questa nuova forma di “sintesi democratica” abbia successo.

Gabriele Federici
Segretario Pd Anzio

Ufficio Comunicazione
Pd Anzio

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